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1) Dizion. 5° Ed. .
APPOGGIATURA.
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Dizion. 5 ° Ed.
APPOGGIATURA.
Definiz: Sost. femm. Appoggiamento.
Definiz: § I. Per similit. Dicesi di un certo breve allungamento della vocale di una qualche sillaba nel pronunziarla. –
Esempio: Salvin. Annot. Buomm. 57: Dicesi fuoco col dittongo toscano, e poi infocare,.... perciocchè non si può far forza nè accento acuto in due luoghi, e quando l'acutezza passa oltre, si scarnisce, per così dire, il dittongo, per far la forza e l'appoggiatura della voce più là.
Esempio: E Salvin. Annot. Fier. 404: Dii, cioè dici: onde di' coll'apostrofo, o nota d'appoggiatura di voce.
Definiz: § II. E Term. di Musica. – Vale l'Unire due note insieme, toccando appena la prima di esse nel canto. –
Esempio: Martin. G. B. Stor. Music. 2, 264: Usando certi ornamenti, che i nostri cantori chiamano appoggiature, strascichi di voce ec.
Esempio: E Martin. G. B. Stor. Music. 3, 437: I quali [cantanti] tutto il loro studio pongono.... in formare certe appoggiature, o ascendenti o discendenti, che in tanti modi si sentono maneggiare.