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1) Dizion. 5° Ed. .
EGREGIO.
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EGREGIO.
Definiz: Add. Che per doti, qualità, attitudini, opere e simili, si leva sopra degli altri: detto di persona, di popolo, città e simili.
Dal lat. egregius. ‒
Esempio: Dant. Parad. 6: Sai quel che fe' (il segno o insegna imperiale), portato dagli egregi Romani incontro a Brenno, incontro a Pirro ec.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 63: Nella egregia città di Fiorenza, oltre ad ogni altra italica bellissima, pervenne la mortifera pestilenza.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 180 var.: Egregio è colui che passa lo modo degli altri.
Esempio: E But. Comm. Dant. appr.: Ben si può dire de' Romani che fussono egregi, imperò che nell'opere virtuose e dell'armi avanzorno tutti gli altri.
Esempio: Acc. D. Stor. Ar. 2, 51: Questo vescovo era uomo egregio, e di famiglia ghibellina.
Esempio: E Acc. D. Stor. Ar. 2, 453: Vennero da messer Bernabò cinquecento cavalli con Ambrogino suo figliuolo, egregio giovanetto.
Esempio: Ar. Orl. fur. 14, 39: Mosso Dal signoril sembiante e da' fregiati D'oro e di gemme arnesi di gran pregio, Che lo mostravan cavalliero egregio.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 43, 61: L'amor, la cortesia, la gentilezza De' suoi Signori, e gli onorati pregi Dei cavallier, dei cittadini egregi.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 37: De' Gigli d'oro Seguì l'usata insegna il fier drappello [de' Franchi] Sotto Clotareo capitano egregio.
Esempio: E Tass. Gerus. 20, 56: Dier sovra gli altri i suoi compagni egregi, Cui d'emulo furor l'esempio accese.
Esempio: E Tass. Rin. 6, 67: Cedo volentier la palma e 'l pregio A questo invitto cavaliero egregio.
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. N. 141: Ho anco veduto fare colla sola acqua bellissime e felici cure al suo egregio allievo, signor Angelo Nannoni, savio e valoroso chirurgo.
Esempio: Pindem. Poes. 126: Pur quando fisso il mio pensiero io tengo Nell'egregio uom cui ti condusse Imene, Tronco i lamenti.
Esempio: Giord. Op. 2, 400: A Francesco Raguzzi, egregio flautista, esequie straordinarie.
Definiz: § I. E detto di dote, qualità, costume, opera, e simili, vale Molto eccellente nel suo genere. ‒
Esempio: Bocc. Laber. 221: Usava la tua nuova donna la magnificenzia egregia dal tuo amico datati a divedere.
Esempio: Ar. Orl. fur. 35, 6: La più adorna Di tutte le città d'Italia scorgo, Non pur di mura e d'ampli tetti regi, Ma di bei studi e di costumi egregi.
Esempio: Car. Eneid. 1, 1030: Per lunga serie Son de' padri e de gli avi i fatti egregj.
Esempio: Tass. Gerus. 9, 77: L'opere vostre e i vostri egregj studi Notturni son; dà l'ombra a voi soccorso.
Esempio: Tasson. Secch. rap. 8, 72: La bella sembianza [di Lucrezia] e le parole Rimasero nel cor pien di nequizia Del fiero Sesto un de' fratelli regj, E le caste maniere e gli atti egregj.
Esempio: Pallav. Vit. Aless. 1, 113: Aveva egli ricevuto fra i suoi più domestici amici Francesco Vandervehen,... il quale dipoi dedicogli un egregio libro della libertà e semplicità divina.
Esempio: Fosc. Poes. C. 29: A egregie cose il forte animo accendono L'urne de' forti.
Esempio: Leopard. Poes. 52: Ad atti egregj è sprone Amor, chi ben l'estima.
Definiz: § II. E in forza di Sost. Persona egregia. ‒
Esempio: Tass. Gerus. 1, 54: Ruggier di Balnavilla infra gli egregj La vecchia fama ed Engerlan ripone.