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CONCIME.
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CONCIME.
Definiz: Sost. masc. Dicesi Qualunque materia, la quale serve a dare al terreno quei principj che gli mancano, e che sono necessarj alla nutrizione delle piante così arboree come erbacee, e a renderle vigorose e fruttifere.
Da conciare. –
Esempio: Tedald. Agric. 19: Nella fossa che fai dove sotterri il tralcio e vite, prima getta dimolta roba, com'è pagliaccia, concime, spazzatura, loppa.
Esempio: Grazz. Pros. 319: Arando e seminando la terra, e portando concime alle possessioni.
Esempio: Dav. Colt. 493: Alla vigna buona non dar concime, chè fa vin grasso.
Esempio: Magal. Sidr. trad. 38: Questa vinaccia, come tu la vedi, Alle infermicce piante è prezioso Concime.
Esempio: Ginann. Malatt. Gran. 376: Il concime.... preparato può molto contribuire a questa copia di spiriti.
Esempio: Trinc. Agric. 1, 256: Si segano e si stagionano le felci per far letto alle pecore, ed altri bestiami, facendo queste il concime molto migliore e più sostanzioso e attivo della paglia, delle foglie, e di qualsivoglia altra cosa.
Esempio: Targ. Viagg. 7, 20: Si costuma di tenere le raccolte d'immondizie e di concimi, circondate da una folta piantata di alberi e frutici.
Definiz: § I. Concime vale anche La materia che si adopera dai conciatori per conciare le pelli. –
Esempio: Legg. Tosc. 6, 178: Nè possa conciare, se non con la mortella pura, macinata o pesta, rimossa ogni altra sorte di concime.
Definiz: § II. Si disse anche per Acconcime. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 376: Quivi stanno a racconciare i navilj e li strumenti da navicare; li quali concimi qui l'autore connumera.
Definiz: § III. Ed anche per Addomesticamento, Ammaestramento, di uccelli di rapina. –
Esempio: Cecch. Masch. 2, 2: Vuole Altro concime ed altre beccatelle, E veder altro logoro, che quello Che tu mostri a' falconi (qui in locuz. figur.).