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Dizion. 4° Ed. .
DI SOPRA,
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DI SOPRA,
Definiz: | che anche si scrive DISOPRA, e DI SOVRA. Avverb. che significa
superiorità di luogo. Lat. supra. Gr. ἄνωσθενἄνωθεν.
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Esempio: | Dant. Purg. 6. Tu la vedrai di sopra in sulla vetta. |
Definiz: | §. I. Talora è avverb. locale, e denota moto a luogo, e moto di luogo, e vale Alla parte superiore, o Dalla parte
di sopra. Lat. sursum, desursum. Gr. ἄνω,
ἄνωθεν. |
Esempio: | Dant. Purg. 8. Ed io vi giuro, se di sopra vada, Che vostra gente onrata non si
sfregia Del pregio della borsa, e della spada. |
Esempio: | Cr. 5. 2. 7. Ne' seguenti anni almanco tre, o quattro fiate si cavi attorno,
acciocchè possa ricever la piova, che di sopra viene. |
Esempio: | E Cr. 12. 1. 3. La terza cosa è l'umor della piova, e della
rugiada, e delle nevi, che di sopra vengono. |
Definiz: | §. II. Talora dinota anteriorità di tempo, e vale Innanzi. Lat. supra, ante.
Gr. ἄνωθεν. |
Esempio: | Bocc. nov. 13. 3. Il che quantunque ec. tutto il giorno si mostri, ed ancora in
alcune novelle di sopra mostrato sia, nondimeno ec. |
Esempio: | Cron. Morell. 279. Vi farò memoria del valente, e divoto uomo frate Giovanni
Domenici dell'ordine de' frati Predicatori, e di certi suoi ammaestramenti, come di sopra promisi. |
Esempio: | Red. cons. 1. 259. Fu allora, che ella cominciò ad accorgersi de' flati, e rugiti
negl'ipocondri, come di sopra si è detto. |
Definiz: | §. III. Coll'articolo ha forza di sust. siccome molti altri avverbj, e significa La parte superiore. Lat.
pars superior. Gr. τὸ
ἀνώτερον. |
Esempio: | Dant. Par. 31. Nè lo 'nterporsi tra 'l disopra, e 'l fiore Di tanta plenitudine
volante Impediva la vista, e lo splendore. |
Esempio: | G. V. 6. 45. 4. Il terzo avea il disotto a vai, e il disopra rosso. |
Esempio: | Sen. ben. Varch. 6. 8. Come in una spera, ovvero palla non v'è nè il disotto, nè
il disopra, nè il fine, nè il principio. |
Definiz: | §. IV. Essere al disopra, o Venire al disopra. |
v. AL DI SOPRA.
Definiz: | §. V. Voler, che la sua stia di sopra, vale: Voler, che la sua opinione si anteponga a quella degli
altri. Lat. superiorem in dicendo esse velle. |
Esempio: | Varch. Ercol. 71. Perchè la sua stia, e rimanga di sopra, e quella dell'avversario
al disotto. |
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