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EBBRO, ed anche EBRIO e più raramente EBRO.
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EBBRO, ed anche EBRIO e più raramente EBRO.
Definiz: Add. Ubriaco, Avvinazzato; ma è voce oggi più propria del linguaggio poetico.
Dal lat. ebrius. ‒
Esempio: Benciv. Cur. malatt. volg.: Perchè chi allarga la mano, il vino facilmente lo fa venire ebro.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 1, 152: E' Satiri ti seguitano, e 'l vecchio Silleno, lo quale ebbro sostiene i tremanti membri col bastone.
Esempio: Tratt. Virt. mor. V. 44: Voi non dovete donare vino ad omo ebbrio.
Esempio: Cavalc. Att. Apost. 22: Diceano ch'egli erano ebri e pieni di mosto:... non sono ebri come voi credete.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 198: Egli è questo reo uomo, il quale mi torna ebbro la sera a casa, o s'addormenta per le taverne.
Esempio: Albanz. Petr. Uom. fam. R. 1, 123: Ello pieno di vino affocò questa medesima città per parole di Tais meretrice ebria.
Esempio: S. Antonin. Lett. 81: In tal modo si conviene saltare e uscire fuor di sè, che non caggi in terra come l'ebro fuor di sè.
Esempio: Varch. Sen. Benef. 294: Alcuni si truovano i quali,... quando non hanno bevuto, favellano di questo lor benifizio; quando sono ebbri, non possono tenersi di non dirlo.
Esempio: Borgh. R. Rip. 211: Di marmo fece eziandio una vecchia ebbra, che a Smirna si vedea fra le buone statue molto celebrata.
Esempio: Dat. Selv. epit. 10: E per suo scherno [l'empietà] i profanati arredi Su le mense trasporta ebra e baccante (qui figuratam.).
Definiz: § I. E per estensione trovasi per Che ha la mente turbata per effetto di cibo che dia alla testa. ‒
Esempio: Benciv. Cur. malatt. volg.: Chi mangia il pane di loglio, viene facilmente ebbro, anzi talvolta ebbrissimo.
Definiz: § II. E detto di atto, parola, e simili, vale Da ebbro, Proprio di ebbro, e figuratam. Dissennato, Stolto. ‒
Esempio: Dant. Inf. 27: Domandommi consiglio, ed io tacetti; Perchè le sue parole parver ebbre.
Definiz: § III. Poeticam., detto di vite, vale Pregna dell'umore che poi si converte in uva ed in vino. ‒
Esempio: Ar. Cinq. Cant. 1, 55: Cade l'olmo atto a riparar che l'ebre Viti non giaccian sempre a capo basso.
Definiz: § IV. Figuratam. e poeticam. Compreso di grande piacere, voluttà; detto anche dei sensi e simili. ‒
Esempio: Cavalc. Med. Cuor. 140: Uomini ebri delle mondane consolazioni.
Esempio: Cas. Rim. 1, 30: Nova mi nacque in prima al cor vaghezza,... Che tosto ogni mio senso ebro ne fue.
Esempio: Tass. Gerus. 16, 29: Benchè tra gli agj morbidi languente, E tra i piaceri ebro e sopito ei fosse.
Esempio: Manz. Poes. 108: Quando ancor cara, improvida D'un avvenir mal fido, Ebbra spirò le vivide Aure del franco lido.
Definiz: § V. E per Agitato e come tratto fuori di sè da passione, o da subita e forte commozione d'animo, come amore, ira, dolore o simile. ‒
Esempio: Colonn. Guid. N. 170: Il quale non consentirebbe di renderlaci sanza baratto di grave battaglia; però ch'elli è ebbro del suo amore.
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 138: Allora quella madre, ebra dell'amore del suo figliuolo, menò con seco Paolino ad Affrica.
Esempio: E Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 332: Allora lo vescovo Nonno, come ebro di dolore, incominciò a sospirare fortemente.
Esempio: Bern. Orl. 16, 25: Ebbro di stizza, e cieco di furore, Travolge gli occhi, e strigne ben la spada.
Definiz: § VI. Ed Ebbro di alcuno, vale Acceso di forte passione per esso. ‒
Esempio: Panzier. Cant. sp. 3: Rivivisco più gioso, Tutt'ebrio, giocondo, Di Gesù dilettoso, Per cui d'amore abondo.
Esempio: Belc. F. Pros. 1, 42: Quell'altre donne furono tanto bene edificate della vita e dottrina dell'uomo di Dio,... che elle tornarono ebbre di Gesù Cristo.
Definiz: § VII. Ed Ebbro di far checchessia, trovasi per Desiderosissimo di farlo. ‒
Esempio: Orig. Omel. volg. 286: Ella vi va pur cercando, come ebbra di vedervi, e non vi può trovare?
Definiz: § VIII. Ebbro di sangue, vale poeticam. Avidissimo dì spargere o di continuare a sparger sangue, di fare strage; figuratam. detto anche di occhi o luci. ‒
Esempio: Tass. Gerus. 7, 53: Tal nell'arme ei fiammeggia, e bieche e torte Volge le luci ebre di sangue e d'ira.
Esempio: E Tass. Gerus. 9, 94: La fera coppia d'eseguir ciò nega, Ebra di sangue e cieca d'ira, e stolta.
Definiz: § IX. In forza di Sost. Chi è ebbro. ‒
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 173: L'ebbro quando pensa bere, sì è beuto;... così l'ebbro bevendo il vino, riceve in sè nemico sanza ragione.
Esempio: Leggend. Lazz. Mart. Madd. 35: Con gli occhi rossi ed enfiati, a modo di una ebbria, diceva ec.
Esempio: Bibb. 2, 248 t.: Farae errare loro sicome lo ebrio.
Esempio: Segn. B. Polit. volg. 116: E propria sua legge fu, che gli ebbri quando e' battessin uno, fussin castigati di pena, più 'l doppio di quella che si dà alli sobrj.
Esempio: Segner. Crist. instr. 7, 342: Vediamo un poco se potessimo però sgombrare dal cerebro di questi ebrj tali fumosità (qui figuratam.).
Esempio: Manz. Poes. 895: Come l'ebbro desidera il vino, Nell'offese quell'odio s'irrita.