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1) Dizion. 5° Ed. .
COGNOMINARE.
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COGNOMINARE.
Definiz: Att. Porre il cognome, Indicare pel cognome, Appellare con un dato cognome.
Dal lat. cognominare. –
Esempio: Bocc. Amet. 181: Nella parte posta di là dall'onde gli avoli miei e il padre mio nacquero ed io; da diminutivo di regali fummo cognominati.
Definiz: § I. E per Soprannominare, ed anche Denominare, Distinguere con un nome particolare. –
Esempio: Bocc. Com. Dant. 1, 102: L'altro ebbe nome Iulio Silvio Postumo, il quale Lavina.... partorì dopo la morte d'Enea in una selva; per la qual cosa ella il cognominò Silvio.
Esempio: E Bocc. Com. Dant. 2, 313: Perciocchè questa Gualdrada fu valorosa e onorabile donna, la cognomina qui l'autore, buona.
Esempio: Ross. P. Sveton. 1, 113: Mentre che ancora si allattava [Cesare Augusto] fu cognominato Turino, in memoria dell'origine de' suoi antichi.
Definiz: § II. Trovasi detto di cosa, per Chiamare, Designare, con un particolar nome. –
Esempio: Salv. Avvert. 2, 89: Questa sì fatta impresa del portar l'articolo al nome proprio, a tutti gli addiettivi non par comune igualmente, ma quasi propria di quella spezie che perfetti cognominammo addietro, in distinguendo le lor maniere.
Definiz: § III. Neutr. pass. cognominarsi, e anche in forma di Neutr. Prendere il cognome; ed anche Avere o Portare un dato cognome. –
Esempio: Bocc. Vit. Dant. 223: Fu cagione a quelli che discesero di lui, di lasciare il titolo delli Elisei, e di cognominarsi degli Alighieri.
Esempio: Ross. P. Sveton. 2, 4: Due di loro che erano cognominati Lucii, l'uno fu condannato per ladro, l'altro per omicida.