Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
INTEREZZA.
Apri Voce completa

pag.1034


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
INTEREZZA.
Definiz: Sost. femm. Astratto di Intero. L'essere intero, L'avere tutto ciò che occorre alla propria compitezza; ed altresì Stato o Condizione di cosa intera, cioè non manchevole di alcuna delle sue parti, doti o qualità: detto più specialmente di cose intellettuali e morali. –
Esempio: Tratt. Virt. 47: Che fanno altro i vizj aIle nature nocendo loro, se non ch'elli tolgono loro la interezza, la bellezza, la salute?
Esempio: Adim. L. Pros. sacr. 84: Fu perciò a miracolo attribuita l'interezza di ciascuna sua parte, e del volto in particolare.
Esempio: Lambr. Dial. Istr. 14: Per verità nel libro del Naville quelle massime medesime ch'io estrassi in parte, sono ordinate a diverso e più largo scopo di quello ch'io mi proposi, e pigliano determinatezza maggiore, e quasi direi interezza, da una dovizia di riflessioni accessorie e di avvertimenti pratici sommamente giudiziosi.
Esempio: Capp. Longob. 144: Quindi può credersi che nemmeno la vita di lui (dello Shakespeare) avesse tutta la interezza sua, ma solo una facoltà quasi a se stessa inconsapevole di ciò ch'ella ebbe di portentoso.
Esempio: E Capp. Pens. Educ. 331: Io dico e mantengo la conversazione delle donne essere agli uomini necessaria, non che per sentire l'interezza della vita, ma per la formazione dell'intelletto.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 2, 353: Io (Dio) il feci vivo (l'uomo).... con ispirare in esso l'alito mio, che è alito e spiramento di divinità, e come una divisione di me medesimo; la quale, senza intaccamento dell'interezza mia, prende una parte di lei e l'inserisce nell'uomo.
Definiz: § II. E per Pienezza di possesso e uso di checchessia. –
Esempio: Capp. Longob. 180: Dava egli al Papa più che non fosse debito, negando a sè la interezza della civile sovranità.
Definiz: § III. E parlandosi di Stati, vale Mantenimento, Conservazione, di tutte le parti che gli compongono; comunemente Integrità. –
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 206: Dal canto suo l'imperator Napoleone guarentiva l'interezza dell'impero d'Austria.
Definiz: § IV. Interezza, talvolta è presa per Lealtà, Rettitudine, Incorruttibilità, nel tenor della vita, o nell'operare; e anche semplicemente per Purità, Illibatezza; comunemente Integrità. –
Esempio: Varch. Stor. 2, 325: Essi, se non avessono molto bene la fede e interezza loro conosciuto, non gli avrebbono nè così volentieri nè con tanto favore al soldo loro condotti.
Esempio: Salv. Oraz. 5: Chi non vedeva in esso (in Don Garzia de' Medici) la sapienza e l'interezza di quel suo primo Cosimo? la chiarezza e 'l consiglio di Lorenzo? la magnificenza e la grandezza di Lion Decimo?
Esempio: E Salv. Oraz. 111: Essendo la materia che m'è proposta con le lodi di Vostra Altezza di maniera congiunta, che questa senza quelle è impossibile di potere spiegare, non veggio come ciò farmi senza sospetto dell'interezza mia, o senza offesa della modestia vostra.
Esempio: Lambr. Elog. 32: In tempi siffatti la probità rigida, costante, e, quel che non è pregevole meno, una probità senza passione e senza pompa, è tal manifestazione d'interezza morale, che non si può lodarne ed onorarne abbastanza chi l'abbia osservata.
Definiz: § V. Pure per Integrità, detto di scritture; cioè Staio incorrotto, inalterato, di esse, Sincerità primitiva, e simili. –
Esempio: Giobert. Primat. 256: L'integrità (di uno scritto) risulta dagli argomenti che chiariscono impossibile l'alterazione sostanziale del componimento; e allorchè questo è largamente diffuso, vien provata dalla stessa natura delle varie lezioni a cui soggiace; come accade, per esempio, al Nuovo Testamento, la cui interezza è corroborata dalle sue varianti, come quelle che non ne toccano la sostanza, e che anzi ec.