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1) Dizion. 5° Ed. .
CATTANO.
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CATTANO.
Definiz: Sost. masc. Signore di feudo o di castello in contado; ma spesso gli fu da' nostri scrittori attribuito il senso stesso di Valvassore o Vassallo.
Dal lat. barbaro capitaneus, accorciato in cataneus, onde anche l'ant. franc. cataine. –
Esempio: Malisp. Stor. Fior. 47: Poi vi vennono i Bondelmonti, ch'erano gentili uomini cattani di contado.
Esempio: E Malisp. Stor. Fior. 49: E le più antiche [famiglie] vennono da Roma e da Fiesole, e alcuno cattano, che vennono di contado, anche furono antichissimi; che comecchè non venissono così dalla prima ad abitare nella città, pure erano antichi gentili uomini in contado.
Esempio: Comp. Din. Cron. 2: Da tutte le predette parti sono molti nobili uomini, conti e cattani, i quali l'amano più in discordia che in pace.
Esempio: Vill. G. 122: I Fiorentini fecero giurare tutti i contadini alla Signoria del Comune, che prima la maggior parte si tenea alla signoria de' conti Guidi e di que' da Mangone e di Capraia e di Certaldo, e di più cattani che 'l s'aveano occupato per privilegi, e tali per forza delli Imperadori.
Esempio: E Vill. G. 458: Della città di Melano rimasero signori i dodici detti,.... e altri grandi cattani e varvassori, che non sapemo di tutti il nome.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 486: Questo [la parola Nobile] era una spezie, di particulare signoria, come è quella di marchese, di conte ed altri tali; e per avventura assai simile a quelli che in certi luoghi (come ha ogni paese le sue proprietà) si chiaman valvassori o baroni, e da noi ed altri cattani, ma erano di men dignità questi ch'e' conti; se bene anche egli aveano castella e tenute e vassalli: del quale uso, o, per meglio dire, proprietà del nome, è rimaso ancora, quasi un poco d'ombra, quel Nobile di contado.