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1) Dizion. 5° Ed. .
MIRABILIA
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Dizion. 5 ° Ed.
MIRABILIA.
Definiz: Voce tolta di peso dal plurale latino neutro mirabilia, a significare Cose mirabili, maravigliose; usato più comunemente coi verbi Dire mirabilia e Fare mirabilia. –
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 3, 377: Promesse che e' farebbero mirabilia.
Esempio: Cas. Pros. 3, 157: Esso mi scrive mirabilia delle carezze che gli ha fatto M. Luigi, e che gli fai tu; ma io ec.
Esempio: E Cas. Pros. 3, 175: V. S. scrive mirabilia de' miei nepoti, e massime di Annibale.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 11, 100: Ma tanto io le so dir, la prego tanto, Che mi dice d'aver certa sua amica, Che sa far mirabilia per incanto.
Esempio: Panant. Paret. 33: Ho con gli occhi miei Veduto mirabilia in mare e in terra.
Definiz: § E nel medesimo senso, usato come Sost. femm. declinabile. –
Esempio: Leggend. SS. BB. 1, 104: Andando al parlatorio, udì e vidde molte mirabilie d'iddio, e canti d'angeli.
Esempio: Pucc. A. Centil. 61, 23: Quella assediò con più di diecimilia, E stettevi ad assedio bene un mese, E 'l guasto che vi diè fu mirabilia.
Esempio: Dav. Tac. 2, 258: Noi ultimi abitatori della terra e mantenitori della libertà, ci difendiamo in questo angolo di Britannia. Oggi è aperto e pensasi che oltrelà (come d'ogni novità non saputa avviene) siano mirabilie; ma e' non ci è altro che onde e sassi.