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Dizion. 5° Ed. .
DENIGRARE.
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DENIGRARE. Definiz: | Att. Oscurare; ma usasi solo figuratam. per Offuscare, Scemare, e simili, contro il vero e per malignità; riferito a reputazione, buon nome, onore, od altra qualità morale. |
Dal lat. denigrare. – Esempio: | Ar. Orl. fur. 18, 3: Denigrò sua fama egli più che pece. | Esempio: | Bald. Vit. Feder. 3, 99: Non potere, senza macchiar la sua fama e denigrar la candidezza della sua fede, venire intorno a ciò ad altra risoluzione. | Esempio: | Soldan. Sat. 16: Perchè 'l petto t'ingialli quella croce, Che denigra la fama più che brace. | Esempio: | Corsin. Stor. Mess. trad. Proleg.: La molta malignità de i più, che mirarono unicamente a denigrar la gloria di così eroica impresa. | Esempio: | Bianchin. Sat. ital. 7: Procurerà [il poeta satirico] di distruggere il vizio, e non denigrare agli uomini il buon nome. |
Definiz: | § Neutr. pass. denigrarsi Offuscarsi, Macchiarsi, in senso però figurato. – |
Esempio: | Castigl. Corteg. 35: La fama d'un gentiluomo che porti l'arme, se una volta in un minimo punto si denigra per codardia,... sempre resta vituperosa al mondo. |
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