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Dizion. 5° Ed. .
GERME.
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GERME. Definiz: | Sost. masc. Quel corpicciuolo, il quale è racchiuso entro il seme di una pianta, e che ha virtù di generare un'altra pianta simile; Embrione. |
Dal lat. germen. – Esempio: | Pallad. Agric. 280: Ove vuogli seminar la castagna,... il luogo sia volto a scorrimento d'omore e d'acqua, sicchè l'omor covandovi non spenga col limo il germe della pianta. | Esempio: | Ginann. Malatt. Gran. 98: Bisogna considerare un grano di frumento, come tutte l'altre semenze, composto del suo germe, delle sue prime foglie e della sua scorza. | Esempio: | E Ginann. Malatt. Gran. 99: Ma la sostanza di farina, la quale nel grano buono circonda il germe e dee servire al suo crescimento e alla sua nutrizione, qui già si trasformava, ec. |
Definiz: | § I. Per similit. – | Esempio: | Giobert. Primat. 309: Quale [è] il valente naturalista, che osi risalire scientificamente oltre i germi dei corpi organici, senza ricorrere all'azione creatrice? |
Definiz: | § II. Figuratam., riferito a cose morali o civili, vale Ciò che dà principio, origine, a checchessia. – | Esempio: | Segner. Incred. 2: In esse marcisce quel primo germe di ogni ravvedimento, qual è la Fede. | Esempio: | Giobert. Ges. mod. 4, 369: Regno nazionale (lo stato Sardo), che contiene in sè stesso i germi della futura unità italica. | Esempio: | Capp. Longob. 125: Mi pare si scorga oramai chiaro abbastanza ciò che vi ebbe d'infermo nella costituzione longobarda, e ciò che di guasto nel primo formarsi, e quasi direi nel germe vitale, di quella nuova nazione che delle due schiatte voleva comporsi. | Esempio: | E Pens. Educ. 272: Ma benchè tenace fosse, aveva già in sè concetto un germe di morte, che l'appiccò al protettore. |
Definiz: | § III. E per La prima messa delle piante, I teneri ramoscelli che spuntano da esse; più comunemente Germoglio. – | Esempio: | Lastr. Agric. 4, 88: Gli olmi non avendo ancora ben sviluppati i piccoli germi delle foglie e de' rami, ebbero libertà di novamente effettuare lo sviluppo, ec. |
Definiz: | § IV. In locuz. figur. e figuratam. – | Esempio: | Petr. Rim. 2, 94: Svelt'hai di virtute il chiaro germe. | Esempio: | Tass. Rim. 4, 1, 25: Di quel ramo, ch'è tronco, Germogli il glorïoso e nobil tronco Da radici alte e ferme, Di virtuti e d'onore il nuovo germe. |
Definiz: | § V. Pure figuratam., e poeticam., per Figliuolo o Discendente. – | Esempio: | Alam. L. Op. tosc. 1, 182: Oggi a salvarvi il santo germe è nato, L'alto nostro Signor Cristo verace. | Esempio: | Car. Eneid. 10, 903: Generoso germe Del magnanimo padre. | Esempio: | Chiabr. Rim. 1, 182: Èmmi in cor la virtute, Onde innalzò tue mura La magnanima man de i prischi eroi, Tuoi germi. | Esempio: | E Chiabr. Rim. 2, 405: De' gran Medici nostri inclito germe. | Esempio: | Metast. Dramm. 8, 77: I prezïosi germi Custodirò geloso. Avranno un padre, ec. | Esempio: | Pindem. Poes. 344: Partesi un'altra d'Albïone, e trotta Col sen già grave del crescente germe. |
Definiz: | § VI. E per Schiatta, Stirpe, Generazione; riferito, per estensione, anche ad animale. – | Esempio: | Tass. Gerus. 17, 79: E 'l buon germe roman con destro fato È ne' campi bavarici traslato. |
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