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1) Dizion. 5° Ed. .
CREPACUORE e CREPACORE.
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CREPACUORE e CREPACORE.
Definiz: Sost. masc. Dolore profondo, da recare all'animo travaglio gravissimo, e quasi far crepare il cuore. –
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 2, 4: Anzi è troppo gran crepacore di vedersi in capo per maggiore quelli che dee esser pari o minore.
Esempio: E Cavalc. Med. Cuor. 16: È sì tenero per la superbia, che se ogni cosa non ha a suo modo, sì gli è un gran crepacore, e d'ogni minima offesa s'accende e rode tutto.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 30, 212: Considerare le angosce, i crepacuori, i pericoli, le cadute, i conquassi: e al contrario, la serenità del cuore, la sicurezza, la prosperità, il contentamento, la pace, che sogliono accompagnare questa o quella maniera di professione e di vita.
Esempio: Segner. Pred. 247: Pensate dunque qual esser deve il crepacuore de' reprobi, mentre piangendo essi tanto del bene degl'inimici, gl'inimici si ridono del mal d'essi!
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 30, 99: Io stimo che morrai di crepacuore In veder ec.
Esempio: Casott. A. Celid. 306: Di tante angustie e crepacuori in mezzo A voi, signor Bianchini, umil ricorro, Perchè mi diate a uscirne fuori un mezzo.
Esempio: Fag. Comm. 5, 18: I disgusti, i crepacuori che danno a' poveri padri questi suggettini (i figliuoli); o questi son maiuscoli a segno, che talora ci affrettan la morte con farci crepar di rabbia e d'affanno.