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1) Dizion. 5° Ed. .
GUARDASIGILLI.
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Dizion. 5 ° Ed.
GUARDASIGILLI.
Definiz: Sost. masc. Titolo di una grande carica in alcuni regni, ed era quell'Ufficiale che teneva in custodia il sigillo dello stato, e soprintendeva all'amministrazione della giustizia. –
Esempio: Davil. Guerr. civ. 3, 221: Elesse il Re guardasigilli, come si costuma, in luogo del gran Cancelliere, Francesco signore di Monteleone, avvocato suo fiscale nel Parlamento di Parigi.
Esempio: E Davil. Guerr. civ. 227: All'orazione del Re seguì il ragionamento di Monsignore di Monteleone guardasigilli.
Esempio: Bentiv. G. Nunz. 1, 14: Il guardasigilli, benchè uomo dottissimo e di grandissima integrità, non era molto ben affetto verso le cose ecclesiastiche.
Esempio: E Bentiv. G. Nunz. 1, 25: Sopra la dispensa conceduta dalla Santità di N. S. al figliuolo del duca di Guisa, in materia dei benefizi che erano del cardinal di Gioiosa, ha qui fatta qualche difficoltà il nuovo guardasigilli nel dare il placet regio.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 2, 482: Giovanni Bertrando Eletto già di Cominges, e Guardasigilli di Francia,... fu creato il medesimo anno Arcivescovo di Sens.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 162: Creava Melzi guardasigilli del regno.
Definiz: § Oggi è Nome che si dà al Ministro di grazia e giustizia; ed usasi anche a modo di aggiunto.