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1) Dizion. 5° Ed. .
DENUNZIA.
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DENUNZIA.
Definiz: Sost. femm. Lo stesso che Denunziazione; ma oggi è assai più comune. –
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 124: Atàr, sospeso da così severa denunzia, con tutto che abbondasse.... di forze terrestri e marittime, nondimeno, per istare più sul sicuro, andò prolungando la cosa con parole amorevoli e con astuti trattenimenti.
Definiz: § I. Term. de' Legisti. Dichiarazione spontanea, fatta all'autorità competente, di delitto, trasgressione, danno, e simili, commessi da chicchessia: ma per estensione usasi anche per Dichiarazione di checchessia fatta ai pubblici ufficiali, secondo leggi o prescrizioni speciali. –
Esempio: Brev. Calz. Prat. 24: Se alcuno de' compagni dell'arte predetta accuserà o vero dinunzierà veruno di questa arte...; e quella accusa o vero denunzia non proverà secondo la forma...; sia tenuto quello cotale accusatore o dinunziatore di pagare.... soldi diece.
Esempio: Docum. Miliz. Ital. 528: Li quali denunziatori ed accusatori abbiano la metade delle condennagioni, che per quelle denunzie over accuse seguitasseno.
Esempio: Stat. Cav. S. Stef. 180: Il Consiglio inquisisca i Cavalieri di qualunque malefizio e delitto di che gli sarà porta denunzia.
Definiz: § II. Term. Ecclesiastico; e usato per lo più nel plur. denunzie Pubblicazione delle nozze da contrarsi, che il parroco fa solennemente in chiesa, e per ordinario tre volte, a fine di accertarsi che fra gli sposi non vi siano impedimenti al matrimonio. Quindi il modo Fermare le denunzie o Ritenere le denunzie, che vale Impedire o Sospendere tale pubblicazione, affinchè le nozze non abbiano effetto.