Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
LANCIATO
Apri Voce completa

pag.62


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
LANCIATO.
Definiz: Partic. pass. di Lanciare. –
Esempio: Tratt. Povert. G. Cr. 21: Menato, spogliato, crucifisso e morto, blasfemato e lanciato.
Esempio: Segner. Pred. Pal. ap. 202: Si lascia da lei tirare nel lungo ragionamento dov'ella vuole, ad imitazione del pescatore, quando, lanciato su le reni al pesce il tridente, gli cede la fune libera, ec.
Esempio: Bellin. Lett. V. 421: Pare un fulmine la sua (del camaleonte) lunghissima lingua, lanciata velocemente alla preda.
Esempio: Marchett. Lucrez. 125: Allor che fu creato il mondo, Il mar, la terra, e generato il sole, Li furo esternamente intorno aggiunti Molt'altri primi corpi, ivi lanciati Dal tutto immenso.
Definiz: § I. In forma d'Add. Gettato, Scagliato, Tirato; anche figuratam. –
Esempio: Tass. Gerus. 7, 96: Argante lancia Il pomo e l'else alla nemica guancia.... La percossa lanciata all'elmo giunge, Sì che ne pesta al Tolosan la faccia.
Esempio: E Tass. Gerus. 18, 43: E nelle cuoia avvolto ha quel di fuore. Per ischermirsi da lanciato ardore.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 516: C'erano finalmente speranze incerte e lontane, disegni lanciati nell'avvenire.
Definiz: § II. Per Fatto a guisa di lancia. –
Esempio: Salvin. Casaub. 48: I tirsi dall'uno e dall'altro capo ferrati e puntati, chiamavansi tirsi doppj lanciati.
Definiz: § III. Lanciato, dicesi, nel linguaggio dei Ragionieri, di una partita, che, in un registro di conti, si vede segnata con una linea trasversale, per indicare che è già stata riscontrata o riveduta, ovvero saldata.
Definiz: § IV. A golfo lanciato. –
V. Golfo, § V.