Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
DIGIUNGERE e DIGIUGNERE.
Apri Voce completa

pag.314


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 5 ° Ed.
DIGIUNGERE e DIGIUGNERE.
Definiz: Att. Separare; ma è forma propria più che altro del contado, comunemente dicendosi Disgiungere.
Dal lat. dejungere.
Definiz: § I. Riferito a bovi, tori e simili, vale Sciogliere dal giogo, Levar loro il giogo; ed è maniera latina, propria più che altro della poesia. –
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 3, 5: Le quali cose poi che le crudeli femmine ebbono tolte, ed ebbono digiunti i buoi,... ricorrono alla morte del poeta.
Esempio: E Simint. Ovid. Metam. 3, 185: Tu averesti potuto giurare che pure allotta avesse digiunti gli afaticati buoi.
Esempio: Bern. Orl. 24, 44: Digiugne i tori, ed ognuno a traverso, Chi qua, chi là, ne van per la foresta.
Esempio: Buonarr. Sat. 5, 250: E' buoi digiugne, e i ferri netta e posa.
Definiz: § II. Neutr. pass. diungersiDisgiungersi, Separarsi. –
Esempio: Albert. Piag. Boez. 41: E queste [rene] s'onda corrente le 'mmolla, O, secche, si digiungon, il lor peso Gittano a terra di lor seggia solla.