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Dizion. 4° Ed. .
AMO.
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AMO.
Definiz: | Picciolo strumento d'acciaio da pigliar pesci, uncinato, con punta a guisa d'ancora: legasi ad un filo di setole
di cavallo, che si chiama lenza: in esso s'infilza l'esca: venendo il pesce a 'ngoiarla, vi resta preso.
Lat. obmutescens hamus. Gr. ἄγκιστρον. |
Esempio: | Ovid. Pist. Ora ingannate gli uccelli colle reti, ora i pesci cogli ami.
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Esempio: | Cr. 10. pr. 2. De' pesci anche, come s'ingannino con reti, ceste, amora, e
calcina. |
Esempio: | Lab. 117. I cattivelli, che attorno vanno, avendo nell'esca nascosto l'amo,
prendono senza lasciare. |
Esempio: | Petr. son. 163. Nè però smorso i dolci inescati ami. |
Esempio: | Dant. Purg. 14. Ma voi prendete l'esca, sì che l'amo Dell'antico avversario a se
vi tira. |
Esempio: | Fr. Iac. T. 2. 31. 54. Che all'anima ch'è presa Gli ami gettato hai.
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