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1) Dizion. 5° Ed. .
MOINA
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Dizion. 5 ° Ed.
» MOINA
MOINA.
Definiz: Sost. femm., che si usa più spesso nel plur. Carezze, Lezj, in atti e in parole, fatte specialmente da donne e da fanciulli per intenerire alcuno; e propriamente con animo simulato e in modo artifizioso e insidioso. –
Esempio: Morell. Cron. 261: I gran parlatori, millantatori, e pieni di moine, goditegli nell'udire, e da' parole per parole.
Esempio: Pandolf. Gov. Fam. 88: A tutte loro parole e moine presta lieta fronte e orecchie.
Esempio: Cant. Carn. Otton. 86: E le troppo moine delle madri Fan con vergogna e stenti Piangere or quelle, e noi miseri padri.
Esempio: Bin. Rim. burl. 1, 182: Ma chi mi va con si fatte moine, Vorrei poterli sfondolar la pancia.
Esempio: Salv. Granch. 1, 1: Tante fregagioni, tante Moine, tanti rimbrottoli, tanti Rimproveri glie n'ebbi a fare.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 162: Mentre i' fui giovanetto, le stradine mi facevano ogn'or mille moine.
Esempio: Lipp. Malm. 7, 58: Intorno ti farà per questo fine Un million di forche e di moine.
Esempio: Not. Malm. 2, 587: Un millione di forche e di moine. Una quantità grandissima di finte carezze e lezj. I Latini dissero Blanditiae. Ed in questo proposito tanto è dire far le forche, quanto lezj, quanto moine, significando tutte tre una sorte di lusinghe, fatte con gesti o con parole, e sono quasi lo stesso che adulazione; perchè ancor le moine.... son atti, gesti e discorsi, i quali contengono, se non false lodi, come contiene l'adulazione, almeno false dimostrazioni d'affetto ec.
Esempio: Menz. Sat. 4: E quel, che pretto ossequio esser t'avvisi, Egli è un dirti talor, rozzo marrano, Sotto la cuffia di moine, e risi.
Esempio: Salvin. Annot. Tanc. 561: Moine, lezzj. Lat. deliciae.
Esempio: Murat. Dissert. Antich. Ital. 2, 282: Moine in plurale. Far delle moine. Blandiri. Questa voce pensò il Menagio derivata dal greco Mimo, che significa Scimia.... Ma nè il significato, nè l'ordine delle lettere permettono tal derivazione.
Esempio: Nell. Iac. Alliev. 1, 3: Io le do ad intendere ciò che voglio, ed il saperle fare a tempo due moine, mi mette a cavallo in tutte le cose.
Definiz: § Dar moine, si disse anche per Far moine. –
Esempio: Varch. Ercol. 72: Usansi ancora, in vece d'adulare, soiare o dar la soia e così dar l'allodola, dar caccabaldole, moine ec.