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Dizion. 5° Ed. .
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DA Definiz: | serve a indicare, il termine o il punto, onde una cosa o una persona si muove, parte o si allontana. – |
Esempio: | Nov. ant. B. 57: Allora si partì da lei ed andossi per li fatti suoi. | Esempio: | Dant. Purg. 1: Donna scese dal ciel, per li cui preghi Della mia compagnia costui sovvenni. | Esempio: | E Dant. Parad. 15: Nè si partì la gemma dal suo nastro, Ma per la lista radïal trascorse. | Esempio: | Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 251: Una mattina per tempo uscendo egli (Vitalio) da una di quelle meritrici,.... un rio uomo e immondo iscontrandolo,... diegli una grande guanciata. | Esempio: | Bocc. Decam. 1, 177: Credendo lui esser tornato dal bosco, avvisò di riprenderlo forte. | Esempio: | Bemb. Rim. 45: Fuggo da l'onde ingrate e prendo il porto. | Esempio: | Red. Ditir. 13: Manna dal ciel sulle tue treccie piova, Vigna gentil, che questa ambrosia infondi. | Esempio: | Gozz. Op. scelt. 5, 296: Un cane di uno che in vicinanza dimorava, adocchiò le pantofole, e dal terrazzo del padrone lanciossi colà dov'erano. | Esempio: | Mont. Iliad. 9, 453: Scostarsi Non ardia dalle mura. | Esempio: | E Mont. Iliad. 13, 112: Piovea lor dalle ciglia a quella vista Un largo pianto. |
Definiz: | § I. E figuratam., o in locuzioni figurate. – |
Esempio: | Collaz. SS. PP. 149 t.: Per lo quale accompagnamento delle virtudi apertamente volle [l'apostolo S. Paolo] che noi fossimo ammaestrati, come dal vegghiare e da il digiunare si perviene alla castità, e dalla castità a scienza ec. | Esempio: | Pitt. I. Istor. fior. 163: Sia lecito al condannato appellarsi da tal giudizio al Consiglio maggiore. | Esempio: | Mont. Iliad. 10, 113: Vagabondo ne vo, poichè dal ciglio Fuggemi il sonno. |
Definiz: | § II. Preposto a un Infinito, e dipendente dai verbi Venire, Tornare o simili, compone con essi una locuzione esprimente azione testè compiuta. Talora tacesi per ellissi il verbo che dovrebbe reggere il sostantivo a cui si prepone, come | Definiz: | ,per Tornare da udir la messa, Venire da fare o da udire la lezione ec. – |
Esempio: | Dant. Inf. 12: Tal si partì dal cantare alleluia, Che mi commise quest'ufficio nuovo. | Esempio: | Vill. G. 105: Andarono [i Fiorentini].... per fornirlo (il castello); e tornando da fornirlo, i Sanesi si fero loro incontro. | Esempio: | Sacch. Nov. 1, 103: Il detto messer Ridolfo a un suo nipote, tornato da Bologna da apparare ragione, gli prova che ha perduto il tempo. | Esempio: | E Machiav. Leg. Comm. 2, 159: Venne ad me un ministro di questi Bentivogli, e mi disse venire da parlare col Duca. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 23, 23: Veniva da partir gli alloggiamenti Per quel contado a cavalieri e a fanti. | Esempio: | Cecch. Comm. ined. 108: Io ero allora giovane, Tornato dalla guerra, solo e scapolo. | Esempio: | E Cecch. Comm. ined. 242: Preso pratiche Di più studianti vostri, qui tornandone Essi da studio, mi fecero ec. |
Definiz: | § III. Serve anche a denotare il termine onde una cosa persona è rimossa, allontanata, tolta, rivolta e simili. – |
Esempio: | Dant. Purg. 2: Dal qual [lume] com'io un poco ebbi ritratto L'occhio,... Rividil più lucente e maggior fatto. | Esempio: | Mattiol. Disc. 1, 48: È una grandissima città chiamata Thina, da cui si porta lana non concia, e drappi tessuti di seta. | Esempio: | Mont. Iliad. 1, 63: Indi uno strale Liberò dalla corda, ed un ronzio Terribile mandò l'arco d'argento. | Esempio: | E Mont. Iliad. 9, 281: Tolte alfine Dagli alari le carni abbrustolate, Sul desco le posò. | Esempio: | E Mont. Iliad. 9, 440: Or ch'egli dalle man la mi rapío (la consorte) Con fatto iniquo, di piegar non tenti Me. |
Definiz: | § IV. E in locuzione figurata. – |
Esempio: | Petr. Rim. 1, 209: Pien d'un vago pensier, che mi desvia Da tutti gli altri. | Esempio: | Bemb. Rim. 70: Ma 'l parlar dolce e saggio, Che m'avea già da me stesso diviso. | Esempio: | Adr. M. Plut. Vit. 2, 17: E dopo a queste parole, giurando di fare come diceva, gli allontanò del tutto dalla confidenza ch'avevano in Nicia. | Esempio: | E Adr. M. Plut. Vit. 2, 24: Che l'avesser fatto in favore de' lor congiunti per distornare il popolo Ateniese dall'impresa. | Esempio: | Mont. Iliad. 9, 139: Ben io lo sai, con molti e caldi preghi Ti sconfortai dall'opra. |
Definiz: | § V. E riferito a stato, condizione e simili, così fisica come morale. – |
Esempio: | Petr. Rim. 1, 3: Quand'era in parte altr'uom da quel ch'i' sono. | Esempio: | E Petr. Rim. 2, 44: Ben riconosco in voi l'usate forme, Non, lasso, in me, chè da sì lieta vita Son fatto albergo d'infinita doglia. | Esempio: | Bocc. Decam. 2, 257: Oltre modo era trasformato da quello che esser soleva. | Esempio: | Cecch. Comm. ined. 203: Se questa monaca.... Potrà guarir con medicine o altro Messer Marino dalla lebbra ec. | Esempio: | Mont. Iliad. 10, 136: Andianne, risvegliam dal sonno i duci. | Esempio: | E Mont. Iliad. 11, 513: Avrebbe Dall'affanno dell'armi respirato Il popolo troiano. |
Definiz: | § VI. E in correlazione con la particella A o In, serve a locuzioni esprimenti cambiamento, mutazione, trasformazione e simili, in senso tanto proprio, quanto figurato. – | Esempio: | Bocc. Decam. 5, 37: Con le pugnenti sollicitudini d'amore, da insensato animale,... ti recarono ad essere uomo. | Esempio: | Cic. Opusc. 134: Imperciocchè e' sommi amori de' fanciulli spesse volte si tramutano, secondo che si tramutano i vestimenti da uomo a fanciullo. | Esempio: | Rep. Fir. Diec. Bal. 9, 54: Di poi abbiamo la vostra di oggi, e inteso la pratica che ha Diomede di quello baratto da grani a vino con il Conestabile della Castellina, el quale siamo contenti che si tiri innanzi e si concluda. | Esempio: | Bemb. Rim. 22: Grave, saggio, cortese, alto Signore, Lume di questa nostra oscura etate, Che desti 'l mondo e 'l chiami in libertate Da servitute e nel suo antico onore. | Esempio: | Fag. Pros. 85: Esopo, in una delle sue moralissime favole dal greco in latino tradotte,... introduce un cane servo. |
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