Lessicografia della Crusca in rete

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Definiz: serve a indicare, il termine o il punto, onde una cosa o una persona si muove, parte o si allontana. –
Esempio: Nov. ant. B. 57: Allora si partì da lei ed andossi per li fatti suoi.
Esempio: E Nov. ant. B. 102: Ivi smonta da cavallo.
Esempio: Dant. Purg. 1: Donna scese dal ciel, per li cui preghi Della mia compagnia costui sovvenni.
Esempio: E Dant. Parad. 15: Nè si partì la gemma dal suo nastro, Ma per la lista radïal trascorse.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 251: Una mattina per tempo uscendo egli (Vitalio) da una di quelle meritrici,.... un rio uomo e immondo iscontrandolo,... diegli una grande guanciata.
Esempio: S. Bonav. Med. Vit. G. Cr. 68: Cominciò ad andare da Nazaret inverso di Ierusalem.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 177: Credendo lui esser tornato dal bosco, avvisò di riprenderlo forte.
Esempio: Bemb. Rim. 45: Fuggo da l'onde ingrate e prendo il porto.
Esempio: Red. Ditir. 13: Manna dal ciel sulle tue treccie piova, Vigna gentil, che questa ambrosia infondi.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 296: Un cane di uno che in vicinanza dimorava, adocchiò le pantofole, e dal terrazzo del padrone lanciossi colà dov'erano.
Esempio: Mont. Iliad. 9, 453: Scostarsi Non ardia dalle mura.
Esempio: E Mont. Iliad. 13, 112: Piovea lor dalle ciglia a quella vista Un largo pianto.
Definiz: § I. E figuratam., o in locuzioni figurate. –
Esempio: Collaz. SS. PP. 149 t.: Per lo quale accompagnamento delle virtudi apertamente volle [l'apostolo S. Paolo] che noi fossimo ammaestrati, come dal vegghiare e da il digiunare si perviene alla castità, e dalla castità a scienza ec.
Esempio: Dat. Gor. Stor. 90: Quei popoli.... s'erano ribellati dal Duca.
Esempio: Pitt. I. Istor. fior. 163: Sia lecito al condannato appellarsi da tal giudizio al Consiglio maggiore.
Esempio: Mont. Iliad. 10, 113: Vagabondo ne vo, poichè dal ciglio Fuggemi il sonno.
Definiz: § II. Preposto a un Infinito, e dipendente dai verbi Venire, Tornare o simili, compone con essi una locuzione esprimente azione testè compiuta. Talora tacesi per ellissi il verbo che dovrebbe reggere il sostantivo a cui si prepone, come
Esempio: Esempi del Compilatore Tornare dalla messa, Venire dalla lezione ec.
Definiz: ,per Tornare da udir la messa, Venire da fare o da udire la lezione ec. –
Esempio: Dant. Inf. 12: Tal si partì dal cantare alleluia, Che mi commise quest'ufficio nuovo.
Esempio: Vill. G. 105: Andarono [i Fiorentini].... per fornirlo (il castello); e tornando da fornirlo, i Sanesi si fero loro incontro.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 103: Il detto messer Ridolfo a un suo nipote, tornato da Bologna da apparare ragione, gli prova che ha perduto il tempo.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 1, 173: Tornando noi da accompagnare el Cardinale.
Esempio: E Machiav. Leg. Comm. 2, 159: Venne ad me un ministro di questi Bentivogli, e mi disse venire da parlare col Duca.
Esempio: Ar. Orl. fur. 23, 23: Veniva da partir gli alloggiamenti Per quel contado a cavalieri e a fanti.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 108: Io ero allora giovane, Tornato dalla guerra, solo e scapolo.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 242: Preso pratiche Di più studianti vostri, qui tornandone Essi da studio, mi fecero ec.
Definiz: § III. Serve anche a denotare il termine onde una cosa persona è rimossa, allontanata, tolta, rivolta e simili. –
Esempio: Dant. Purg. 2: Dal qual [lume] com'io un poco ebbi ritratto L'occhio,... Rividil più lucente e maggior fatto.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 166: Niuna tenerezza n'ha dell'averselo levato da sè.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 48: È una grandissima città chiamata Thina, da cui si porta lana non concia, e drappi tessuti di seta.
Esempio: Mont. Iliad. 1, 63: Indi uno strale Liberò dalla corda, ed un ronzio Terribile mandò l'arco d'argento.
Esempio: E Mont. Iliad. 9, 281: Tolte alfine Dagli alari le carni abbrustolate, Sul desco le posò.
Esempio: E Mont. Iliad. 9, 440: Or ch'egli dalle man la mi rapío (la consorte) Con fatto iniquo, di piegar non tenti Me.
Definiz: § IV. E in locuzione figurata. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 209: Pien d'un vago pensier, che mi desvia Da tutti gli altri.
Esempio: Bemb. Rim. 70: Ma 'l parlar dolce e saggio, Che m'avea già da me stesso diviso.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 17: E dopo a queste parole, giurando di fare come diceva, gli allontanò del tutto dalla confidenza ch'avevano in Nicia.
Esempio: E Adr. M. Plut. Vit. 2, 24: Che l'avesser fatto in favore de' lor congiunti per distornare il popolo Ateniese dall'impresa.
Esempio: Mont. Iliad. 9, 139: Ben io lo sai, con molti e caldi preghi Ti sconfortai dall'opra.
Definiz: § V. E riferito a stato, condizione e simili, così fisica come morale. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 3: Quand'era in parte altr'uom da quel ch'i' sono.
Esempio: E Petr. Rim. 2, 44: Ben riconosco in voi l'usate forme, Non, lasso, in me, chè da sì lieta vita Son fatto albergo d'infinita doglia.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 257: Oltre modo era trasformato da quello che esser soleva.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 203: Se questa monaca.... Potrà guarir con medicine o altro Messer Marino dalla lebbra ec.
Esempio: Mont. Iliad. 10, 136: Andianne, risvegliam dal sonno i duci.
Esempio: E Mont. Iliad. 11, 513: Avrebbe Dall'affanno dell'armi respirato Il popolo troiano.
Definiz: § VI. E in correlazione con la particella A o In, serve a locuzioni esprimenti cambiamento, mutazione, trasformazione e simili, in senso tanto proprio, quanto figurato. –
Esempio: Bocc. Decam. 5, 37: Con le pugnenti sollicitudini d'amore, da insensato animale,... ti recarono ad essere uomo.
Esempio: Cic. Opusc. 134: Imperciocchè e' sommi amori de' fanciulli spesse volte si tramutano, secondo che si tramutano i vestimenti da uomo a fanciullo.
Esempio: Rep. Fir. Diec. Bal. 9, 54: Di poi abbiamo la vostra di oggi, e inteso la pratica che ha Diomede di quello baratto da grani a vino con il Conestabile della Castellina, el quale siamo contenti che si tiri innanzi e si concluda.
Esempio: Bemb. Rim. 22: Grave, saggio, cortese, alto Signore, Lume di questa nostra oscura etate, Che desti 'l mondo e 'l chiami in libertate Da servitute e nel suo antico onore.
Esempio: Fag. Pros. 85: Esopo, in una delle sue moralissime favole dal greco in latino tradotte,... introduce un cane servo.