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1) Dizion. 5° Ed. .
AFFISSATO e AFFISATO.
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AFFISSATO e AFFISATO.
Definiz: Partic. pass. di Affissare e Affisare. −
Esempio: Giacomin. Oraz. 60: Affisata [l'anima] e intenta ad una operazione, di ogni altro oggetto si scorda.
Esempio: Dat. Eseq. 37: Affisato in Dio, si pasce di quell'ambrosia soavissima.
Definiz: § I. E in forma d'Add. Che guarda fiso, Tutto fiso col guardo. −
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 209: Nell'un farei l'aquila sola affissata al sole, che significa in cotal guisa speculazione.
Esempio: Bart. D. Vit. Zucch. 21, 1, 59: Avrebbe [il dipintore] la dama in faccia, scoperta e immobile, sì come tutta affissata nel predicatore.
Definiz: § II. E per Intento. −
Esempio: Nov. ant. C. 114: Li cavalieri li fecero cerchio intorno. Domandarono il perchè; e quando elli li vide affisati ad udire, e que' disse.
Definiz: § III. E figuratam. −
Esempio: Arrighett. N. Oraz. I, 3, 276: Stando sempre, quasi ago nella tramontana, affissato in questa nobile conoscenza, fermolla ne' suoi concetti, come stella lucidissima e impermutabile.
Definiz: § IV. Per Fermo, Immobile. −
Esempio: Dav. Tac. 1, 338: Stette [Nerone] lo rimagnente di quella notte affisato e mutolo.