Lessicografia della Crusca in rete

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Definiz: Add. Che ha perduto la mente, ossia il senno, Mentecatto.
Dal lat. demens. –
Esempio: Dant. Conv. 193: Molti uomini che della parte perfettissima paiono difettivi.... sono chiamati nella gramatica (in latino) amenti e dementi, cioè senza mente.
Esempio: Bocc. Com. Dant. 1, 143: Quella maniera d'uomini li quali noi chiamiamo mentecatti o vero dementi.
Esempio: Targ. Relaz. Febbr. 94: Molti sono restati sbalorditi, disensati e quasi dementi.
Esempio: Mont. Iliad. 15, 122: Ruppe alfin disdegnosa in questi detti: Oh noi dementi! Inetta è la nostr'ira Contra Giove, o Celesti, ec.
Definiz: § E in forza di Sost. Colui che ha perduto il senno, Chi è pazzo. –
Esempio: Barber. Docum. Am. 195: Se non come 'l demente, Ch'erro o dritto non sente.