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1) Dizion. 5° Ed. .
MUNGERE e MUGNERE.
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Dizion. 5 ° Ed.
MUNGERE e MUGNERE.
Definiz: Att. Vuotare, Sgravare, del latte raccolto nelle poppe, stroppicciandone i capezzoli, riferito alle femmine di animali mammiferi; e riferito al latte stesso, Trarlo dalle poppe nel modo detto.
Dal lat. mulgere. −
Esempio: Cresc. Agric. volg. 457: Anche, per tutta la state, prestamente si mungono (le pecore) nell'aurora del dì.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. appr.: Quando si rimenano (le pecore), non si mungano calde.
Esempio: Pallad. Agric. 283: Se questo (il colostro) non se ne mugne prima, nocerebbe agli agnelli.
Esempio: Car. Long. 62: Ti prego che senza indugio tu mi mostri questo secreto, e darottene un capretto, un paniero di caci freschi, del primo latte ch'io munga, ed una capra la più lattosa ch'io abbia.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 2, 201: Jacopo, quando egli avea munte non so quali pecore, e fatto due forme di cacio e un sacchettino di ricotta da poter vendere alla città, gli parea di aver tocco il cielo col dito.
Esempio: Martin. T. V. Not. 9, 495 Not.: Siccome chi munge e preme il latte, ne cava il burro..., così chiunque ec.
Esempio: Lastr. Agric. 2, 120: Prima di mandarle fuori (le bestie) la mattina, le mugnerà col solito metodo e pulizia.
Esempio: Ridolf. Lez. Agr. 1, 492: Non si deve lasciare alla madre troppo giovane allattare a lungo il vitello, nè si dee continuare a mungerla per molto tempo.
Esempio: E Ridolf. Lez. Agr. 1, 493: O si abituano i vitelli a poppare la madre in ginocchioni..., o si mungono le madri e si abituano i vitelli a bevere quel latte prima tal quale, poi ec.
Definiz: § I. E assolutam. −
Esempio: Sannazz. Arcad. 17: De' pastori alcuni mungevano, alcuni tondevano lane, altri sonavano sampogne.
Esempio: Lastr. Agric. 2, 115: Appena fatto giorno, mugnerà, e sarà cauto che il secchio sia ben netto.
Esempio: E Lastr. Agric. 2, 118: Se la cascina avrà comodo di conservare il latte in luogo fresco, si può continovare il metodo che sopra, per fare il burro e per mungere.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 716: Vado a mungere: quando tornerò col latte, l'acqua sarà all'ordine.
Definiz: § II. Per similit. −
Esempio: Ridolf. Lez. Agr. 1, 398: Il metodo più semplice.... consiste nel far passare sotto la macine ritta da frantoio d'olive o da vallonea, il seme colla sua loppa, e non scevrato dalla foglia e dai frantumi delle piante dalle quali si colse a mano o, come si dice, si munse, o si separò col mezzo del correggiato.
Definiz: § III. Parlandosi di bambini lattanti, e anche di certi animali, e riferito a mammelle, vale Suggere, Succhiare, per estrarne il latte. −
Esempio: Plut. Vit.: Così come le tette, quando il fanciullino le mugne.
Esempio: Salvin. Opp. 36: Che se ti cal di savio allevamento Di cagnuoli, non mungano i cagnuoli Fresca poppa di capre o pecorelle.
Definiz: § IV. Pure per similit., vale anche Prosciugare, Trarre, Smungere, e simili, riferito a umore, umidità, e simili. −
Esempio: Bocc. Laber. 18: E mugnemi sì, e con tanta forza, ogni umor d'addosso, che a niuno carbone, a niuna pietra divenuta calcina, mai nelle vostre fornaci non fu così dal fuoco vostro munto.
Definiz: § V. Riferito a suolo, terreno, e simili, vale Dissugare; e con un compimento retto dalla prep. Di, vale Privare, Spogliare, di ciò che è indicato dal compimento. −
Esempio: Pucc. A. Centil. 72, 94: Era cresciuto Rodano sì, che quel paese munse De' frutti ch'alla gente danno aiuto.
Esempio: Pandolf. Gov. Fam. 37: Porrègli (i frutti) dove meno auggiassono i seminati, e meno mugnessono i campi.
Definiz: § VI. Figuratam. e poeticam., riferito a lacrime, vale Spremere; e riferito a persona, Costringere al pianto. −
Esempio: Dant. Inf. 12: Ed in eterno munge Le lagrime, che col bollor disserra A Rinier da Corneto.
Esempio: E Dant. Purg. 13: Quando fui sì presso di lor giunto, Che gli atti loro a me venivan certi, Per gli occhi fui di grave dolor munto.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 342: Ed in eterno mugne; cioè prieme la divina Giustizia in questa fossa, Le lagrime, ec.
Esempio: E But. Comm. Dant. 2, 308: Per li occhi, cioè miei, fui da grave dolor munto; cioè premuto: come si preme lo latte da le puppule delli animali, così fui munto ec.
Definiz: § VII. Pur figuratam. e poeticam., per Trarre, Far venire, Derivare. −
Esempio: Dant. Parad. 21: Luce divina sopra me s'appunta..., La cui virtù, con mio veder congiunta, Mi leva sopra me tanto, ch'io veggio La somma essenzia della quale è munta.
Definiz: § VIII. Altresì figuratam., riferito a popolo, città, e simili, vale Rendere esausto con aggravj, balzelli, imposizioni, e simili. −
Esempio: Vill. M. 554: Dell'altro popolo n'avea morti e cacciati tanti, che pochi n'avea lasciati che avessono polso o forma d'uomo: e con avergli munti e premuti infino alle sangui.
Esempio: Pucc. A. Centil. 83, 53: E poi li fe' condannare e sbandire Siccome traditori, e con ingegno Munse i Lucchesi innanzi al suo partire.
Esempio: Dav. Tac. 2, 142: Apinio Tirone uscito fuori pochi dì innanzi a mugnere quelle terre acerbamente, dava più carico che utile alla parte.
Definiz: § IX. E riferito a persona, vale Cavarle di mano a poco a poco e con arte quanto più denaro è possibile. −
Esempio: Cecch. Servig. 4, 9: Vien tosto al mio messere, Che ti vuole.... Gep. Corri, va', e digli ch'i' non vo' venire; Chè io ho altra faccenda.... Gia. Sì sì, or che tu l'hai munto e pelato, Tu hai altro che far?
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 1, 226: All'ultimo E' conchiuse che come e' vi ha pelato E munto bene, e' ne vuol dar ragguaglio A non so che studianti sfaccendati, Che vi componghin sopra una canzona Per cantarla la notte.
Definiz: § X. Pure parlandosi di persona, e riferito a denari, cose preziose, e simili, vale, figuratam., Levare, Trarre, di sotto, Spillare, con arte e destrezza. −
Esempio: Pulc. Luc. Driad. 36 t.: Sì che tu vegga se potessi mugnere Da lei per questo mezzo alcuna gioia.
Esempio: Ar. Comm. 2, 308: Or l'astuzia Bisognaria d'un servo..., Che questa somma con fraude e fallacia Sapesse del borsel del vecchio mungere.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 1, 222: Uscì, non so donde, una fama ch'ell'era mia innamorata, e ch'ella era quella sola che sapesse mugnere all'avarizia mia quell'oro ch'io con tutti gli altri tenea serrato con mille chiavistelli.
Definiz: § XI. Andare uno a farsi mungere, o Mandare, uno a farsi mungere; maniera bassa, un po' imprecativa, per Andare, o Mandare, in perdizione, al diavolo, o simili. −
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 34: Voi, al vedere, lontano da me rimbambite a occhiate. Che diavolo vi scrissi io mai...? Andate a farvi mugnere, tentennonaccio che siete.
Definiz: § XII. Mungere il becco. −
V. Becco, § VIII, tema secondo.