Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
LECCAPIATTI.
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Dizion. 5 ° Ed.
LECCAPIATTI.
Definiz: Sost. di gen. com. Chi lecca i piatti; e dicesi per beffe e per ischerno di chi è ghiottone ed ingordo. –
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 64: E quei tuoi leccapiatti Bardassonacci, paggi da taverna, Ti canteranno il requiem eterna.
Esempio: Buonarr. Pier. 4, 2, 2: Ah briccone, ah leccapiatti, Ah ghiottone, ah ribaldo!
Definiz: § E per Servitore infimo, Sguattero. –
Esempio: Fag. Rim. 3, 102: Udirete cantare e savi e matti, Giovani e vecchi, il cavalier, la dama, Grandi e plebei, padroni e leccapiatti.