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CORTILE.
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CORTILE.
Definiz: Sost. masc. Corte grande, e per lo più adorna di logge, che è nei palazzi o altri vasti edifizj.
Dal basso latino cortile. –
Esempio: Vill. G. 759: Sanza i ricchi palagj, torri e cortili, giardini murati, più di lungi alla città.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 103: In sul colmo della quale [montagnetta] era un palagio con bello e gran cortile nel mezzo.
Esempio: Machiav. Rim. 391: Così tra quelle bestie sconosciuto Mi ritrovai in un ampio cortile.
Esempio: Tass. Dial. 1, 350: Da lei (dalla porta) si discendeva per altrettanti gradi in un cortile, intorno al quale erano molte picciole stanze.
Esempio: Fag. Comm. 5, 479: Non è già questo il palazzo incantato della fata Morgana, che aveva dodicimila camere, quattromila sale e novecento cortili.
Esempio: Giulianell. Mem. Intagl. 123: Dall'antiche gemme e cammei imitò [Donatello] e prese tutta l'economia ed il soggetto istesso per quegli otto bassirilievi, che nel gran cortile del Palazzo de' signori Marchesi Riccardi in Firenze.... tutt'ora s'ammirano dai dotti cittadini.
Esempio: Pindem. Poes. 473: Rapido alfin si lancia entro, e trapassa Di cortile in cortil, di loggia in loggia.
Definiz: § Pisciar nel cortile, si disse in modo basso per Far la spia. –
Esempio: Lipp. Malm. 3, 49: Manda, manda a spiar qualche arfasatto, O un di quei che piscian nel cortile; Questo farà il mestier come va fatto, Senza sospetto dar nel campo ostile.
Esempio: Not. Malm. 1, 276: Pisciar nel cortile vuol dire Far la spia: e questo, perchè coloro che fanno la spia, essendo veduti entrare e uscire del palazzo della giustizia, hanno qualche rossore: e però quando sono osservati da alcuno lor conoscente, si fermano nel cortile di detto palazzo a pisciare per iscusa.