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1) Dizion. 5° Ed. .
BANCA.
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BANCA.
Definiz: Sost. femm. Istituzione di credito, sotto forma di società anonima, destinata ad operare sulla negoziazione degli effetti commerciali, come Cambiali, Fondi pubblici ec., e sulla emissione di Biglietti, o Buoni di cassa. E vale pure il Luogo ove la Banca risiede.
Forma varia di banco.
Definiz: § I. Vale anche Banco, ossia Negozio di banchieri privati. −
Esempio: Legg. Tosc. 10, 41 t.: Eccettuando nondimeno quelli Ebrei ovvero Giudei, che per vigore di capitolazione ottenuta per l'addietro riseggano e tengano banca feneratizia nelle città, terre e luoghi del dominio fiorentino.
Esempio: Lipp. Malm. 4, 17: Se t'hai bisogno d'oro, io ti fo fede, Che qualsivoglia banca te lo crede.
Esempio: Not. Malm. 1, 344: Pare che voglia dire: ogni banca ti fiderà o presterà l'oro.
Definiz: § II. Banca si disse il Luogo ove si scrivevano i soldati, e si dava loro la paga. −
Esempio: Cecch. Esalt. 2, 8: Ma avendo visto che l'imperadore.... Viene alla banca in persona, trovandosi Le compagnie un po' scarsette, vogliono Riempierle.
Esempio: Not. Malm. 1, 412: Banca diciamo quel luogo dove sono scritti i soldati, e dove son loro pagati i denari degli stipendj.
Definiz: § III. Onde il modo Scrivere uno alla banca, per Arrolarlo soldato. −
Esempio: Lipp. Malm. 5, 33: Ti servirò di scriverti alla banca, E intanto per adesso io ti consegno Il gonfalon di questa ciarpa bianca, Che tra le schiere è il nostro contrassegno.
Definiz: § IV. E Passare alla banca o la banca, si disse de' soldati quando si presentavano alla banca per ricevere gli stipendj. −
Esempio: Sassett. Vit. Ferr. 489: Tornati in Empoli amendue a salvamento, tacendo egli il pensiero suo fino a che tornasse il tempo di pagarli, nel passare alla banca, fermatigli nel cospetto di tutti i soldati e molto commendatigli,.... diede loro la paga doppia.
Esempio: Pallav. Tratt. Stil. 230: Non altrimenti che si offendono i pagatori dell'esercito, quando si accorgono che un capitano fa che i medesimi soldati sotto vario abito passin la banca più volte, come diversi, a riscuoter multiplicata la paga.
Definiz: § V. E per Banco, e anche Uffizio di giudice o di altro magistrato. −
Esempio: Barber. Docum. Am. 325: Non sofferir ch'a l'orecchie ti venga, Sedendo a banca, chi per question venga.
Esempio: Tasson. Secch. rap. 2, 7: Era capo di banca un Rarabone.
Definiz: § VI. E per Panca, che più comunemente usasi. −
Esempio: Bandell. Novell. 3, 85: Frettolosamente camminando per andarsi a mettere in letto, percosse in una banca di tal modo, che ella e la banca rovinarono per terra con un grandissimo strepito.
Esempio: Salvin. Iliad. 307: Poscia in la tenda entrati, su le banche Si misero a sedere.
Definiz: § VII. Per Banco de' rematori. −
Esempio: Salvin. Iliad. 43: E di vero un che stia sol per un mese Lontan dalla sua moglie, sì si duole Presso la nave ch'ha di molte banche.
Esempio: E Salvin. Opp. 155: Gli fiorìo Sulle banche e la poppa apio leggiadro.
Definiz: § VIII. Banca rotta. −
V. Bancarotta.
Definiz: § IX. Sotto banca, posto avverbialm., vale Di soppiatto, Furtivamente, e anche Alla sfuggita, Per accenno. −
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 2, 19: Essendo adunque andata giù la propria pronunzia del dittongo,.... si contentarono i posteriori latini di darne sotto banca un semplice cenno, ed uno strascico di ciò che anticamente era stato, confondendo anche l'ae coll'oe, due dittonghi distintissimi, col dar loro un solo e medesimo segno.
Definiz: § X. Mandare sotto banca, lo stesso che Mandar sotto banco, figuratam. vale Non far caso di una cosa, Trascurarla. −
Esempio: Nell. Iac. Faccend. 1, 5: Ma quel che non posso tacere e mandar sotto banca, è di avermi.... assalito con un bastone.
Definiz: § XI. Mettere sotto banca, pur figuratam., per Sopprimere, Fognare. −
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 2, 238: Noi dichiamo un colle presso di Firenze Montui in cambio di Montughi, o Monte d'Ugo; e la nostra plebe (che anche da questa si apprende il genio delle lingue nel formar le voci) dice rozzamente fiura in vece di figura; i Franzesi il nome proprio Huet in vece di Hughetto; così più lingue s'accordano in ischifare, e mettere, per dir così, sotto banca il g, come lettera non così agevole a pronunziarsi.