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Dizion. 1° Ed. .
VILTA
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pag.938
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VILTA.
Definiz: | Astratto di vile, in signif. di timido, codardía, pusillanimità, dappocaggine. Lat.
timiditas, inertia, turpitudo. |
Esempio: | Dan. Inf. 3. Che fece, per viltade il gran rifiuto. |
Esempio: | Bocc. n. 98. 11. La quale mi fia più cara, che 'l vivere, con rimembranza della
mia viltà. |
Esempio: | E Bocc. nov. 48. 8. Gran viltà è d'un Cavaliere armato volere
uccidere una femmina ignuda. |
Definiz: | ¶ Per abbietitudine, meccanichità d'animo, detta da alcuni in lat. *pusillanimitas. |
Esempio: | Bocc. n. 71. 5. Sdegnato, per la viltà di lei, la quale egli credeva, che fosse
una valente donna. |
Esempio: | N. ant. 2. 7. Allora il Re riconobbe la sua viltade, e trasselo di prigione, e
donolli molto riccamente. |
Definiz: | E per bassezza, tapinità. Lat. humilitas, obscuritas. |
Esempio: | Vit. Cr. D. Fu da avergli compassione, imperciocche nacque in tanta povertà,
vilitade, e miseria. |
Esempio: | Bocc. n. 16. 15. Sdegnando la viltà della servil condizione. |
Esempio: | Pass. 249. Non può meglio mostrare il savio ecclesiastico la viltà dell'umana
natura, che, ec. |
Definiz: | ¶ Per bassezza di pregio. |
Esempio: | G. V. 11. 66. 3. Valse lo staio del grano colmo sold. 8. ec. che fu disordinata
viltà al corso umano. |
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