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1) Dizion. 5° Ed. .
BARBAGIANNI
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BARBAGIANNI.
Definiz: Sost. masc. Uccello di rapina notturno, del genere strige, detto forse così dalla barba ch'egli ha sotto il becco. −
Esempio: Passav. Specch. Penit. 352: Per lo cantar del corbo o del barbagianni o dell'assiuolo.
Esempio: Bern. Rim. 1, 83: Perchè veston di seta e non di panni, Son spettabili viri, ognun gli guarda, Son come fra gli uccelli i barbagianni.
Esempio: Paolett. Op. agr. 2, 309: Piuttosto dal corpo di qualche gufo o di qualche barbagianni è passata [l'anima nostra] ad informare cotesto vostro [corpo].
Definiz: § I. Per similit. dicesi ad Uomo sciocco e balordo. −
Esempio: Pataff. 7: E non sarem ni mica barbagianni.
Esempio: Firenz. Comm. 1, 348: Ma i' ti vo' ben anche rispondere, chè i' non ti paressi un barbagianni.
Esempio: Ambr. Furt. 4, 6: Oggi mi abbattei a sorte in un barbagianni.
Esempio: Monet. Poes. 64: Ma se volete far gesuitate, Un barbagianni più di me trovate.
Definiz: § II. Far come il barbagianni, che mette le corna in vecchiaia; modo proverbiale che si applica a coloro che si maritano da vecchi, o che pur da vecchi in altro modo si fanno scorgere. −
Esempio: Soldan. Sat. 31: Acciò quel barbagianni in sua vecchiezza Pe' difformi imenei metta le corna.
Esempio: Bracc. R. Dial. 168: E' mi pare che maestro Imbratta abbia fatto come il barbagianni, che mette le corna in sua vecchiaia, poichè con questo tencionare a sproposito s'è messo in capo quel che avea sotto i piedi.