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1) Dizion. 5° Ed. .
DEICIDIO.
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Dizion. 5 ° Ed.
DEICIDIO.
Definiz: Sost. masc. L'uccisione dell'Uomo Dio. –
Esempio: Segner. Incred. 325: Se i Giudei in tempo di Pasqua commisero il loro orribile deicidio, i Romani in tempo di Pasqua cinsero la città dove fu commesso.
Esempio: Tocc. Lett. 127: E qual è egli [il maggior peccato]? Quel peccato, che è già stato commesso, il Deicidio, dice il vostro e il mio angelico san Tommaso.
Definiz: § Figuratam. e nel linguaggio degli ascetici, prendesi per Grave peccato, quasi che con esso il peccatore rinnuovi la uccisione dell'Uomo Dio. –
Esempio: Somm. Viz. Virt. 378 t.: Questa donna (l'Avarizia) comanda cose disonestissime; ciò sono furti, rapine, spergiuri, tradimenti, anzi ancora deicidj.
Esempio: Segner. Crist. instr. 2, 11: Per un pugno d'orzo e per un tozzo di pane s'inducono i peccatori a commettere l'orribile deicidio, che si commette peccando.