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1) Dizion. 5° Ed. .
MURELLA e MORELLA, e popolarmente anche MURIELLA e MORIELLA
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Dizion. 5 ° Ed.
MURELLA e MORELLA, e popolarmente anche MURIELLA e MORIELLA.
Definiz: Sost. femm. Piccola lastra, o piastra, di cui si servono i ragazzi per tirarla mirando al sussi, o lecco; Piastrella. –
Esempio: Pulc. Luc. Ciriff. Calv. 6, 67: Traean sassi per morelle grossi, Come macin da guado di gran sezza.
Esempio: Bellinc. Rim. F. 2, 85: I' do sempre nel lecco alle murelle.
Esempio: Grazz. Rim. V. 312: Ond'io rimasi, Come direste, quasi Morella senza lecco, O capra senza becco, Od una lasca in secco.
Esempio: Lipp. Malm. 6, 34: Quivi si fa al pallone e alla pillotta, Parte ne giuoca al sussi e alle murelle.
Esempio: E Lipp. Malm. 9, 17: Chi tira giù un lastrone alle cervella, Che, s'e' v'è grilli, serva per murella.
Esempio: Not. Malm. 2, 473: Murelle. È giuoco simile alle pallottole, se non che in vece di palle adoprano lastrucce, ed un piccolo sasso per grillo: e tal giuoco si dice anche Piastrelle.
Esempio: E Not. Malm. 2, 697: Grillo si chiama quella Piccola palla, che si tira per segno, giocando alle pallottole, ed alle murelle e piastrelle.
Esempio: E Not. Malm. appr.: Murelle chiamansi anco Morelle.... Dal toscano antico Mora, che è lo stesso, che il latino Moles, e propriamente si dice di pietre.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 87: Son giunti fino a catturare due piccoli ragazzuoli, i quali nel tempo che custodivano la loro greggia al bosco stavano in chiasso facendo alle murelle.