Lessicografia della Crusca in rete

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CRUCCIO.
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CRUCCIO.
Definiz: Sost. masc. L'esser crucciato; Sdegno, Ira, Adiramento, Collera. –
Esempio: Nov. ant. C. 46: Membravi quando voi foste a cotal festa, dove l'altre donne erano sguardate più che voi, per vostra laida cotta? E tornaste e mostraste cruccio a vostro marito?
Esempio: Fr. Guid. Fior. Ital. 152: Costui (Marte) fu molto bellicoso, ed uomo d'arme e di cruccio. Chiamarollo li Pagani, Dio delle battaglie.
Esempio: Vill. M. 100: Molte altre altere e brutte parole con la testa levata usarono contra il Comune di Firenze, per moverli a cruccio.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 134: E d'ira e di cruccio fremendo, andava disposto di fargli vituperosamente morire.
Esempio: Pitt. B. Cron. 16: Nè già per tuo dire non ti renderò le lettere, nè con cruccio farò verso di te quello che tu, come cattivo, meriti.
Esempio: Varch. Stor. 3, 169: Che volesse por giù tutti gli sdegni e tutti i crucci presi col Re di Francia.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 54: Avvenne allora ad Amulio quel che suole avvenire a quelli, i quali travagliati da paura o cruccio, fanno che che sia.
Esempio: Mont. Poes. 2, 363: Davo, por fine a' crucci antichi intendo Subito, e fede vo' mi presti tutta.
Definiz: § I. Figuratam. e poeticam., detto di acque correnti, fiumi e simili, per Impeto fragoroso. –
Esempio: Pindem. Poes. 46: Fia che l'acque seconde urtin le prime, E temendo via fuggano gli obbietti Al cruccio e al mormorio de l'onda in moto.
Definiz: § II. E per Travaglio, Afflizione d'animo, Dolore. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 173: Ma pur senza del suo cruccio niente mostrare alla giovane, prestamente seco molte cose rivolse.
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 153: E tanto fu il cruccio che ella ebbe, che ella non si ricordò di dire alla fante che ec.
Definiz: § III. Darsi cruccio, è maniera che si usò per Affliggersi, Addolorarsi. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 184: Messere, non vi dovete dare cruccio; che cotesto potrete voi bene amendare.
Definiz: § IV. Essere in cruccio, è maniera che vale Essere infuriato, Essere in furore. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 24, 102: Or chi sentissi mugghiare i giganti, Giurato arebbe, tanto erano in cruccio, Che fussin quivi i demon tutti quanti.
Definiz: § V. Essere in cruccio con alcuno o Venire in cruccio con alcuno, e come talvolta anche trovasi, Fare cruccio con alcuno, vale Essere adirato, e Adirarsi, Essere in collera, Sdegnarsi. –
Esempio: Nov. ant. B. 59: Fece cruccio col re, e nella pace li domandò lo dono.
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 124: Io sono in cruccio con quella persona Che voi sapete, io son seco adirato.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 141: S'io (è il Prologo che parla) ne vo dentro Senza dirvi più là,... io verrò In cruccio con l'Autor, che è un cristiano Che s'adira per poco.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 221: Che danno potev'ei farli? A. Che Suo padre, avendo nuove come lui Trattenessi Flamminio, non venissi Più seco in cruccio.