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1) Dizion. 5° Ed. .
GAIEZZA.
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GAIEZZA.
Definiz: Sost. femm. Astratto di Gaio. L'esser gaio; Allegrezza, Festività, Letizia, e simili. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 3, 331: Quando una gagliarda stanza di risposta si dice, tutti disiderosamente la prendono; e se è meno letiziosa, con meno gaiezza rendono la risposta.
Definiz: § I. E per Ciò che rende gaio, allegro. –
Esempio: Papin. Lez. Burch. 3: Averò almeno il contento d'avere, obbedendo, intrattenuti i compagni de' nostri stravizzj, per dar loro tempo ed occasione di schiccherare all'improvviso versi a fusone, che sono la gaiezza, e, per così dire, l'anima de' nostri letterarj congressi.
Definiz: § II. E per Ilarità, Giocondità, e simili, detto del cuore. –
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 194: Che quel che uno per baldanza e gaiezza di cuore tra l'allegria maggiore dice, anzi cicala,... sia carta rogata da pubblico notaro, certamente io non lo mi credeva.
Esempio: E Salvin. Pros. tosc. 2, 123: Questa mane è una mattinata solenne, alla quale io con alacrità d'animo e con gaiezza di cuore portare mi sento.
Definiz: § III. E detto di colori, per Chiarezza, Vivezza, Allegrezza. –
Esempio: Zanott. G. P. Avvert. 44: Non bisogna poi nella troppa gaiezza, e nella strabbocchevole vivacità e sfacciataggine de' colori, cadere.
Esempio: E Zanott. G. P. Stor. Accad. 1, 288: Non pinse cosa che non fosse stimata e gradita da' professori per certa sufficiente bellezza e perfezione,... e dagli altri per una somma gaiezza e lisciatura, che i più attrae e diletta.