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1) Dizion. 5° Ed. .
CHIEDERE.
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CHIEDERE.
Definiz: Att. Rivolgersi altrui con parole a fine di ottenerne cosa di cui si abbia bisogno, o che si desideri; e riferiscesi a cose tanto materiali, quanto morali; e il nome della persona, a cui si chiede, è retto ordinariamente dalla preposizione A. Nel Presente dell'Indicativo e del Congiuntivo fa anche Chieggio, Chieggia ec.; le quali forme sono oggi proprie, più che altro, della poesia.
Dal lat. quaerere, da cui l'antico Cherere, addolcito di poi in Chiedere. –
Esempio: Dant. Inf. 15: Sieti raccomandato il mio Tesoro, Nel quale io vivo ancora; e più non chieggio.
Esempio: E Dant. Parad. 13: Pensa chi era [re Salomone], e la cagion che 'l mosse, Quando fu detto Chiedi, a dimandare. Non ho parlato sì, che tu non posse Ben veder ch'ei fu re che chiese senno, Acciocchè re sufficiente fosse.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 236: Ma, di spezial grazia, vi chieggio un dono.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 435: Quanti danari v'ha ei chiesto? C. Un picciolo.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 16: Ei, che modesto è sì com'essa è bella, Brama assai, poco spera, e nulla chiede.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 150: Io voglio essere con V. Reverenza anche più gentile,.... chiedendole in una forma che cominci con apparenza di regalare.
Esempio: Mont. Poes. 310: Chiedi a costui di lieti fiori un serto.
Definiz: § I. E riferito specialmente a grazia, mercè, misericordia, pietà, perdono, vendetta e simili, vale Domandar con preghiera, Implorare, Invocare. –
Esempio: Dant. Purg. 9: Divoto mi gittai a' santi piedi, Misericordia chiesi che mi aprisse.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 90: Mi chiese mercè per Dio e per voi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 13, 52: Sebben di Ruggier viso e sembianti Ti parrà di veder che chiegga aita, Non gli dar fede tu.
Esempio: Alam. L. Colt. 1, 297: Nè può grazia negar, che tu gli chieggia.
Esempio: Tass. Gerus. 8, 33: L'altra [mano] sul petto in modo umile e pio Si posa, e par che perdon chieggia a Dio.
Esempio: E Tass. Gerus. 8, 38: A lui la porgi [la spada], e di' che sol da lui L'alta vendetta il cielo e 'l mondo chiede.
Esempio: Red. Lett. 2, 342: Io le chieggio cordialmente perdono, se così arditamente vengo a supplicarla di grazie.
Definiz: § II. E per semplicemente Domandare, Cercar di sapere, Interrogare altrui di checchessia. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 14: La donna al fraticel chiede la via Che la conduca ad un porto di mare.
Esempio: Mont. Poes. 2, 299: Se chiede perchè vai sì rozza e grama, Di' che in lutto nascesti.
Definiz: § III. E figuratam. detto di cosa, vale Richiedere, Esigere. –
Esempio: Dant. Inf. 9: Chè tra gli avelli fiamme erano sparte, Per le quali eran sì del tutto accesi, Che ferro più non chiede verun'arte.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 30: Procuri, che sia tal terreno, che non chieggia spesa.
Esempio: Tass. Gerus. 8, 65: Il bisogno e 'l tempo chiede Pronta man, pensier fermo, animo audace.
Esempio: Salvin. Plat. Dial. 170: Li più ignoranti [amano] solo per quanto chiede libidine.
Definiz: § IV. E per Consentire, Permettere. –
Esempio: Dant. Purg. 14: Botoli trova poi venendo giuso, Ringhiosi più che non chiede lor possa.
Definiz: § V. E per Desiderare, Bramare; ed anche Agognare, Volere. –
Esempio: Dant. Purg. 5: Giunse [il demonio] quel mal voler, che pur mal chiede, Con l'intelletto.
Esempio: E Dant. Purg. 16: La gente, che sua guida vede Pure a quel ben ferire ond'ella è ghiotta, Di quel si pasce e più oltre non chiede.
Definiz: § VI. E per Cercare, Ricercare, riferito a persona. –
Esempio: Dant. Inf. 27: Ma come Costantin chiese Silvestro Dentro Siratti a guarir della lebbre, Così mi chiese questi per maestro A guarir della sua superba febbre.
Definiz: § VII. E poeticam. per Rivolgersi con la parola ad alcuno. –
Esempio: Dant. Inf. 2: Questa chiese Lucia in suo dimando, E disse ec.
Definiz: § VIII. Chiedere, in modo assoluto, vale Domandare elemosina. –
Esempio: Dant. Inf. 21: Con quel furor e con quella tempesta, Ch'escono i cani addosso al poverello, Che di subito chiede ove s'arresta.
Esempio: Nov. ant. 51: Tu se' lo più savio uomo di tutta Italia, e se' povero, e disdegni lo chiedere: perchè non ti provedesti tu sì, che tu fussi sì ricco che non ti bisognasse chiedere?
Definiz: § IX. Chiedere a lingua. –
V. Lingua.
Definiz: § X. Chiedere alcuno a battaglia, o di battaglia, a giostra, e simili, trovasi per Invitare, Sfidare a battaglia, a giostra. –
Esempio: Stor. Pistol. 109: Messer Ramondo lo fece chiedere di battaglia.
Esempio: Ar. Orl. fur. 26, 71: E tutti i cavalier, che con lei vede, A giostra seco ed a battaglia chiede.
Definiz: § XI. Chiedere di grazia, in grazia, o per grazia, alcuna cosa, vale Domandarla come un favore. –
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 36: Essendo infermi, chiedevano di grazia d'andare a giacere in casa Marta.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 269: Non restandoci altri che egli ed io a novellare, io dirò prima la mia; ed esso, che di grazia il chiese, l'ultimo fia che dirà.
Esempio: E Bocc. Decam. 3, 244: Di grazia chiese che la sua infermità gli mostrasse.
Definiz: § XII. Chieder commiato. –
V. Commiato.
Definiz: § XIII. Chieder con mano checchessia, vale Far segno con la mano che si desidera alcuna cosa. –
Esempio: Dant. Purg. 8: Quand'io incominciai a render vano L'udire, ed a mirare una dell'alme Surta, che l'ascoltar chiedea con mano.
Definiz: § XIV. Chiedere in moglie o per moglie, ed anche assolutam. Chiedere, vale Domandare alcuna donna in matrimonio. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 13, 10: Vieta la diversa fede.... Ch'al mio padre per moglie non mi chiede.
Esempio: Ambr. Cofan. 2, 1: Ha adocchiata questa vedova,.... che l'ha fatta chiedere Anch'egli, e sapendo che si pratica Di darla a me.
Definiz: § XV. Chiedere in dono una cosa, vale Domandarla come cosa che è per riuscirci assai cara, siccome un dono. –
Esempio: Cas. Rim. 1, 21: E le bellezze incenerite ed arse Di quella, che sua morte in don chiedeo.
Definiz: § XVI. Chiedere un dato prezzo di checchessia, vale Dire qual prezzo il compratore deve dare per averlo. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 257: Odi: tu hai chiestone Ottanta scudi; oh! egli è troppo; diantene Sessanta, orsù.
Definiz: § XVII. Fare a chiedere, dicesi in certi giuochi fanciulleschi, e specialmente nel Giuoco del verde, quando non si determina la scommessa, ma si lascia in libertà del vincitore di chiedere quello che gli piace.
Definiz: § XVIII. Chiedi e domanda, o Chiedete e domandate; maniera che usasi familiarmente a significare Tanta abbondanza di cose da sodisfare pienamente l'altrui bisogno o desiderio; ed anche Tale disposizione d'animo da appagare il desiderio d'alcuno, donando tutto quello ch'egli possa desiderare. –
Esempio: Lipp. Malm. 3, 9: V'è lanaiuoli, orefici e merciaj, Notaj, legisti, medici e dottori: In somma, quivi son gente e brigate D'ogni sorta; chiedete e domandate.
Esempio: Baldov. Lament. 140: Fa poi del fatto mio ciò che ti pare, Che di negarti i' non vo' mai niente. Purchè Nencio tu lasci andar da banda, Guata quel che tu vuoi, chiedi e domanda.
Esempio: Marrin. Annot. Baldov. Lament. 144: Chiedi e domanda. È questo un popolar pleonasmo, con cui si mostra il desiderio di soddisfare l'altrui genio e volontà. Talora però è usato per significare grande abbondanza di cose o di persone.
Definiz: § XIX. La botta che non chiese, non ebbe coda; proverbio, il quale significa Che per ottenere alcuna cosa è duopo domandarla.