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Dizion. 5° Ed. .
CONCIATO e per sincopeCONCIO.
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CONCIATO e per sincopeCONCIO. Definiz: | Partic. pass. di Conciare. |
Lat. barb. conciatus. – Esempio: | Art. Vetr. mus. 11: Poni su lib. 5 di polvere d'auricalco concia con sale. | Esempio: | Legg. Tosc. 6, 178: Qualsivoglia persona.... da ora in l'avvenire non ardisca in modo alcuno mettere o condurre per terra o per mare nel suo dominio fiorentino cuoiame da suola concio con il sale o con la vallonea. |
Definiz: | § I. E in forma d'Add. Detto di pietre pietra concia, vale Lavorato, Scalpellato; e detto di legname, Digrossato, Sbozzato: ma in questo senso non è oggi comune. – | Esempio: | Malisp. Stor. fior. 113: Cominciarono a fare il palagio, ch'è drieto alla Badia in sulla piazza di San Pulinari, cioè quello ch'è di pietre conce, colla torre; chè prima non avea palagio di Comune in Fiorenza. | Esempio: | Vill. G. 737: Si cominciò a fondare i pilastri della loggia d'Orto S. Michele di pietre conce, grosse e ben formate. | Esempio: | Biring. Pirotecn. 101 t.: Fassi questa [fornace] di mattoni cotti, ancor, volendo, crudi, o di pietre concie, che resistino al fuoco. | Esempio: | Dav. Colt. 527: Taglisi [il pino] nel cuor del verno, o, nel colmo del freddo, a luna crescente,... un dì innanzi intaccato da piede, subito sbucciato, concio e segato. |
Definiz: | § II. Detto di pelli, vale Che ha ricevuto la concia. – |
Esempio: | Cresc. Agric. volg. 425: Mortine secca polverizzata, o pezza di lino arsa, o cuoio concio arso ec. |
Definiz: | § III. Detto di cosa da adoperarsi comecchessia, vale Preparato in modo conveniente al suo proprio fine; ma è di raro uso. – | Esempio: | Biring. Pirotecn. 42 t.: Li conconi sopradetti, o ver vasi, si fanno al torno da maestri figoli con tal terra [di Valenzia] benissimo concia. |
Definiz: | § IV. E detto in particolare d'acque, frutte, vivande e simili, vale Preparato con certi ingredienti; comunemente Acconcio. – | Esempio: | Car. Stracc. 2, 1: Si mangiò un albarello di noci conce per attossicarsi. | Esempio: | Segner. Crist. instr. 1, 186: Se la madre, in cambio di menarla ad ogni ballo, in cambio di lavarle il viso coll'acqua concia,... avesse a buon'ora instillato nell'animo di quella giovane sventurata l'odio al peccato ec. |
Definiz: | § V. E detto di uccelli di rapina, Addomesticato, Ammaestrato. – | Esempio: | Giamb. Lat. Tes. 75: Quando vuoi scegliere astore grande, guarda ch'egli abbia la testa lunga a guisa d'anguilla, e che la sua cera sia allegra, e un poco chinato infino ch'elli è concio. |
Definiz: | § VI. Mal concio, o solamente Concio, detto di persona, vale Ridotto in cattivo stato per percosse, o per alcuna violenta passione; e detto di cosa, Guasto, Danneggiato comecchessia. – | Esempio: | Bocc. Decam. 8, 112: Alla maggior fatica del mondo gliele trasser di mano così rabbuffato e mal concio. | Esempio: | E Bocc. Filoc. 322: Sieti manifesto, che per amore io son concio sì come tu vedi. | Esempio: | Burch. Son. 225: Sappi ch'i' sono, amico, concio in modo, Che non ne mangerebbon le cornacchie. | Esempio: | Adr. G. B. Stor. 467: Mosse le genti, le alloggiò nel castello, dal freddo e dalla neve mal conce. | Esempio: | Tass. Lett. 1, 102: Mi giunsero ieri i tre Canti trascritti di man di Vostra Signoria; ma giunsero in modo conci da la pioggia, che gran cosa sarà ch'io gli possa leggere. | Esempio: | Gozz. Op. scelt. 4, 360: Mi ruppero tutta, meschina! con pugna e calci, mi lacerarono le vesti, mi lasciarono sbattuta e imbrodolata nel fango, e se ne andarono festeggiando. Io, così concia qual'era, quando potei, me ne venni quassù per querelarmi della disgrazia mia. |
Definiz: | § VII. Onde Esser mal concio de' fatti d'alcuno, si disse per Essere fortemente innamorato di esso, Struggersi d'amore per lui. – |
Esempio: | Machiav. Comm. 202: Un giovane, il più bello di questa terra, è mal concio de' fatti vostri. |
Definiz: | § VIII. Concio si disse altresì per Concimato. – |
Esempio: | Pallad. Agric. 58: La veccia.... vuolsi seminare in terra concia. |
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