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Dizion. 5° Ed. .
DELIBERATIVO.
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DELIBERATIVO. Definiz: | Add. Che appartiene a deliberazione, Che contiene deliberazione. Più spesso è aggiunto di Voto deliberativo, ed è il contrario di Consultivo. |
Dal lat. deliberativus. – Esempio: | Davil. Guerr. civ. 1, 115: Acciocchè imprudentemente non s'ammettesse alcuno, che non fosse cattolico, a voto deliberativo in questa universale assemblea. |
Definiz: | § I. E per Atto a deliberare, detto di facoltà dell'anima. Quindi Deliberativa, in forza di Sost., vale Facoltà deliberativa. – |
Esempio: | Ottim. Comm. Dant. 1, 157: Pongonsi questi serpenti intorno delle tempie e del capo, a significare che questa eresia venenosa e empia, prima prende la imaginativa che è dinanzi, poi la deliberativa che è in mezzo, ultimo la memoria ch'è di dietro. |
Definiz: | § II. Term. de' Retori. Aggiunto di uno de' tre generi d'eloquenza genere deliberativo, cioè di Quello nel quale, a differenza dal dimostrativo e dal giudiciale, l'orazione ha per fine il persuadere o dissuadere intorno a cosa posta in deliberazione. – |
Esempio: | Segn. B. Rettor. volg. 16: Di qui conseguita di necessità che questa arte oratoria abbia tre modi di dire, cioè deliberativo, giudiciale e dimostrativo. Nel deliberativo s'appartiene persuadere o dissuadere,
perchè colui che consiglia o in publico o in privato fa sempre una di queste due cose. | Esempio: | Dav. Oraz. 481: Orazione in genere deliberativo sopra i Provveditori dell'Accademia degli Alterati. | Esempio: | Pros. Fior. I, 3, 16: De' tre generi della facondia, il giudiciale ha per suo fine il giusto, il deliberativo l'utile, e il dimostrativo l'onesto. | Esempio: | Pallav. Stor. Conc. 2, 388: Aristotile.... insegnò che, sì come nel genere dimostrativo gli argomenti vogliono trarsi dall'onesto, e nel giudiciale dal giusto, così nel deliberativo dall'utile. |
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