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Dizion. 4° Ed. .
PARLAMENTO
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PARLAMENTO.
Definiz: | Il parlamentare, Il discorrere pubblicamente. Lat. concio, allocutio. Gr.
ἀγορά,
δημηγορία . |
Esempio: | Varch. Ercol. 50. Far parlamento si diceva a Firenze ogni volta che la signoría, o
forzata, o di sua volontà, con animo, che si dovesse mutare lo stato, chiamava al suono della campana grossa il popolo
armato in piazza, e lo faceva d'in sulla ringhiera dimandare tre volte, se egli, che così, o così si facesse, si
contentava. |
Esempio: | G. V. 6. 86. 2. Ordinaro di far parlamento ad Empoli, per riformare lo stato di
parte Ghibellina in Toscana. |
Esempio: | Nov. ant. 5. 4. Avvenne un dì, che tutti i figliuoli, e la figliuola insieme a
Parigi furono a un parlamento. |
Esempio: | Bern. Orl. 2. 3. 47. Fu il concistoro dipoi licenziato, E finito il superbo
parlamento. |
Definiz: | §. I. Per Semplice ragionamento, e discorso. Lat. sermo. Gr.
λόγος. |
Esempio: | Albert. cap. 1. Primieramente credo, che due cose specialmente ti sieno mestiere,
cioè dottrina, e parlamento. |
Esempio: | Amm. ant. 36. 3. 3. Non è mezzano peccato, conciossiacosachè l'uomo abbia tanti
belli parlamenti d'Iddio, e delle sue opere, se, lasciando quelle, l'uomo parli secolari cose. |
Esempio: | Vit. SS. Pad. 1. 7. E stando in questo cotale parlamento, vidono un corbo volare.
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Esempio: | Dav. Acc. 142. Gli scolari, e cavalieri ne tennero gran parlamento, e ogni donna
di lui s'innamorò. |
Definiz: | §. II. Parlamento, per quella Unione d'uomini principali, che si adunano per le pubbliche bisogne. |
Esempio: | Red. rim. Aperto aveva il parlamento amore Nella solita sua rigida corte
(quì per similit.) |
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