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1) Dizion. 5° Ed. .
INEZIA.
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INEZIA.
Definiz: Sost. femm. Atto, Fatto, Discorso, e simili, da inetto, da persona da poco, goffa, sciocca; ed altresì Cosa di niun conto, da nulla, e simili; e usasi spesso nel plurale.
Dal lat. ineptiae. –
Esempio: Gio. Fior. Pecor. 2, 155: Movendo i piedi or innanzi e or indietro, ed or gittando il capo in qua ed or in là, cominciò con una bocca piccina masticare certe inezie, in modo che niuno ragionevolmente l'avrebbe potuto giudicar innocente.
Esempio: Cas. Pros. 3, 140: È venuto lor voglia di stamparla (una dedicazione) pur col nome mio, ed hannola battezzata Prefazione; il che m'è dispiaciuto assaissimo per molte inezie che vi conosco dentro io, oltre a quelle che vi debbono essere, che io non me ne avveggo.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 2, 344: Si disse, un Santini, spia di Castellengo, avergli messi su, poi traditi; ma non fu vero, e Castellengo non era uomo da simili giuochi, non che avesse scrupolo, che veramente non aveva, ma gli parevano inezie sanguinose per niente.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 28: Un giorno il primo buffo Per un'inezia, perchè un verso sbaglia, Parve una furia, ec.
Esempio: Giobert. Apol. 68: Conscio all'incontro del suo torto, e tuttavia voglioso di satisfare a quelli, cui sembra che l'inzeppar qualche foglio basti ad aver ragione, gli fu giocoforza fiorire e ingemmare i suoi articoli di menzogne e d'inezie per venirne a capo.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 43: Lo so da me che il libro non è bello, Che certe inezie o non doveva farle, O, fatte, adesso non dovea stamparle.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Imit. Crist. 98: Se alcuna volta tu sarai indutto in alto, e subitamente ritorni alle solite inezie del cuore tuo, usate contro alla tua volontà, non venire meno.
Definiz: § II. Vale anche Fola, Frottola, Fandonia, Cosa che non ha fondamento nel vero, e simili. –
Esempio: Murat. Dif. Giurispr. 33: Ben so che Accursio e gli Autori d'esse [chiose].... spacciano talvolta puerilità ed inezie.
Definiz: § III. E per Bagattella, Gingillo, Ninnolo, e simili. –
Esempio: Parin. Poes. 35: Ei fia che venda, se a te piace, o cambi Mille fregi e gioielli, a cui la moda Di viver concedette un giorno intero Tra le folte d'inezie illustri tasche.
§ IV. Vale anche Qualità di inetto, Inettitudine, Inettezza, e con più grave senso Stoltezza, Insensatezza, e simili. –
Esempio: Cas. Lett. Sor. 251: Mi soddisfa malissimo da dovero, pure io la farò scrivere (l'epistola), e mandarolla acciò che non pensiate ch'io voglia che la mia ignoranza ed inezia sia più nota a me stesso che a voi.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 402: Grandissima mi par l'inezia di coloro, che vorrebbero che Iddio avesse fatto l'Universo più proporzionato alla piccola capacità del lor discorso, che all'immensa, anzi infinita sua potenza.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 425: Ove o per mia inezia, o per mio demerito ciò non mi sortisca, almeno potrò confidarmi che questa mia fatica ec.
Definiz: § V. Figuratam. –
Esempio: Med. L. Op. 4, 28: Considerando la inezia di questi miei versi ho giudicato abbiano bisogno di qualche ornamento.
Definiz: § VI. E per Sproposito, Sciocchezza, Scempiaggine, grave, commessa da chicchessia. –
Esempio: Car. Lett. Farn. 1, 84: In ogni caso nissuna ragion vuole che io sia uscito a tanta inezia.
Esempio: Galil. Op. II, 531: Ma che dico io di essermi voluto astenere dal rispondere e scoprire le sue inezie e malignità?
Esempio: E Galil. Op. II, 562: La qual medesima inezia replica ancora.