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1) Dizion. 5° Ed. .
ACROTERIO.
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Dizion. 5 ° Ed.
ACROTERIO.
Definiz: Sost. masc. Termine degli Architetti. Quel piedistallo che si pone in luoghi eminenti degli edificj, come frontespizj o simili, per collocarvi statue od altro.
Dal grec. ἀκρωτήριον, sommità, cacume. −
Esempio: Martin. Fr. Tratt. Archit. 212: Gli acroterj, cioè le sommità angolari di sopra tutte le dette parti, sono il mezzo alti del timpano.
Esempio: Memor. Bell. Art. 2, 91: Erano ornati di statue, e talvolta di vasi, negli acroterj.
Definiz: § I. Chiamansi pure Acroterj quei Piedistalli, che sono posti fra i balaustri di una balaustrata, di distanza in distanza, in guisa che i balaustri o colonnini sieno collocati sul vuoto e gli acroterj sul pieno.
Definiz: § II. E semplicemente per Estremità di colonna, o simili. −
Esempio: Martin. Fr. Tratt. Archit. 206: Sopra di questa [gola del fuso della colonna] è un regoletto quadro chiamato acroterio, e quando balteo, e quando benda.