Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
ARATORE.
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ARATORE.
Definiz: Verbal. masc. da Arare. Chi o Che ara.
Lat. arator. –
Esempio: Colonn. Guid. 21: Sì li costrinse d'arare, non dispregiando il comandamento dell'aratore.
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 273: In quello campo si erano aratori, li quali aravano la terra.
Esempio: Alam. L. Colt. 1, 181: Ma ponga cura in ciò che questa [la vena] suole Viepiù danno portar, seccando i campi, Al non saggio arator, che spighe e strame.
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 65: Qual istordito e stupido aratore, Poi ch'è passato il fulmine, si leva Di là dove l'altissimo fragore Presso alli morti buoi steso l'aveva.
Definiz: § Detto di bove aratore, vale Atto ad arare, Che serve ad arare. –
Esempio: Salvin. Arat. 33: Che primi fabbricaro il malfattore Alla strada coltello, e assaggiâr primi Degli aratori buoi.