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1) Dizion. 5° Ed. .
INVIDIATO.
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INVIDIATO.
Definiz: Partic. pass. di Invidiare. –
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 6, 148: Invidïata già da' più felici, Or da mover pietà ne' suoi nemici.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 104: Egli è conveniente mostrar di far caso di simili cose, per non rendersi odiosi o invidiati da qualche ignorante.
Definiz: § I. In forma d'Add. Veduto di mal occhio, o semplicemente con desiderio di avere o poter fare ciò ch'egli abbia o faccia. –
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 4, 2: Pigliarsi talor gusto In osservar le donne...: Queste andar, tornar quelle.... Invidiose, invidiate, Secondo ch'i favori, E 'l pagar della fiera, Ha girato per questa O corso ben per quella.
Esempio: Manz. Poes. 106: E tra le nuore Saliche Invidïata uscì.
Definiz: § II. E detto di cosa, atto, fatto, o simili, che altri desideri. –
Esempio: Alam. L. Gir. 8, 16: Delle invidiate nozze arriva il giorno, Già son le case di allegrezza piene.... A' due guerrier, che girano all'intorno, Si raddoppia nel cor dispetto e pene.
Esempio: Leopard. Poes. 100: Lui giochi, e cene, e invidïate danze Tengon la notte e il giorno.
Definiz: § III. Trovasi poeticam. per Desiderato vivamente, Bramato. –
Esempio: Rim. ant. F. Ciull. Alcam. 1, 5: Femina d'esto secolo Non amai tanto ancore, Quant'amo te, rosa invidiata.
Definiz: § IV. In forza di Sost. Chi è invidiato, Persona invidiata. –
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 437: Tanti ha lo 'nvidioso tormentatori di giusta pena, quanti lo 'nvidiato ha lodatori.
Esempio: Varch. Invid. 13: La quale materia.... doverrà.... sempre arrecare, non vo' dire vergogna e biasimo agl'invidiosi,... ma bene, se non gioia e contento, almeno conforto o consolazione agl'invidiati.
Esempio: E Varch. Invid. 32: Gl'invidiosi, se l'invidiato è verbigrazia ricchissimo, dicono: egli ha qualche facoltà; se liberalissimo, dicono: egli non è del tutto meschino.
Esempio: Car. Arist. Rett. 138: Conciossiachè dicendosi di queste cose, e di quelli ch'invidiano, s'è detto insiememente de gl'invidiati.