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1) Dizion. 5° Ed. .
AFFOLTARE.
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AFFOLTARE.
Definiz: Neutr. pass. affoltarsi Affollarsi, Concorrere affollatamente, Stringersi, Serrarsi insieme, Accalcarsi.
Da folto, e dalla prep. a. −
Esempio: Liv. Dec. 2, 307: Gittaro giù le lancie,.... e colle spade tratte s'affoltarono e corsero sopra i nemici.
Esempio: Pulc. L. Morg. 7, 40: E tuttavia più la turba s'affolta.
Definiz: § I. E figuratam. −
Esempio: Bocc. Filostr. 2, 86: Per lo disio fervente che si affolta Sì sopra al cuor, nel quale io ardo e incendo.
Esempio: Fiacch. Son. pastor. 137: Vieni al mio seno, e questo inutil frena Grido, che tanto in lei chiamar s'affolta.
Definiz: § II. E per Affrettarsi in far checchessia, Fare una cosa con eccessiva prestezza, senza ripigliar fiato, in furia e confusamente. −
Esempio: Firenz. Comm. 1, 456: Non vi affoltate tanto, padrone; contenetevi, disfogatevi a poco a poco.
Esempio: Varch. Ercol. 94: Di chi favella troppo e frastagliatamente, in modo che non iscolpisce le parole, e non dice mezze le cose, si dice: e' s'affolta, o e' fa un'affoltata.
Esempio: Dat. G. Tac. 175: Tutti s'affoltavano di correre a gli alloggiamenti.
Esempio: Grazz. Pros. 268: Ma gridando s'affoltava in modo, che intendere non si potea chiaramente quel che si dicesse.
Esempio: Lipp. Malm. 9, 8: Se a mensa ognun di voi tanto s'affolta, Mangia per quattro, e beve poi per sette.
Esempio: Not. Malm. 688: Mostra che il generale, essendo affamato, s'affoltasse anch'egli a mangiare.
Esempio: Bard. P. Avinav. 5, 45: Mangia, suda, s'affolta, ansa e sbevazza, Alla fin prende in mano una gran tazza.
Definiz: § III. Ed in signif. Attiv. per Ristringere insieme, Addensare. −
Esempio: Capp. N. Comment. 66: Si fece uno stretto fatto d'arme. Niccolò Piccinino affoltò tutti i suoi, veggendosi vincere in una furia, e i nostri resistettono bene.
Definiz: § IV. E figuratam. per Sopraffare, Opprimere. −
Esempio: Pulc. L. Morg. 22, 11: Non può parlar per l'ira che l'affolta.
Esempio: Red. Lett. 1, 62: Tutti gli altri [medicamenti] son baie inventate da coloro, che o per ignoranza, o per misteriosa malizia affoltano i poveri ammalati con le bigonce de' medicamenti.