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APPIASTRARE.
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APPIASTRARE.
Definiz: Att. Distendere a guisa di piastra, Applicar sopra checchessia una cosa piana, o che si appiani come piastra. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. S. 15: Così il calzolaio dirizza il calzaio per l'arte sua; io che non so l'arte, non saprei fare; ben mi potrei io appiastrare un poco di cuoio al piede, e non sarebbe però calzaio.
Esempio: Dav. Colt. 501: La cotenna su per la botte distendi e colle mani appiastra, e sopra la cotenna impiastra cenerata.
Definiz: § I. Per Attaccare, Appiccare, Unire. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 97: Quella gemma che s'appiastra, rinchiuda e riempia il luogo della prima gemma levata.
Esempio: Salvin. Disc. 3, 140: Il quale articolo.... gli antichi.... appiastravano col nome di cui era articolo.
Definiz: § II. Neutr. pass. appiastrarsi Impiastrarsi, Appiccicarsi, Agglutinarsi. –
Esempio: Pallad. Agric. 36: E guardisi molto che [la farinata] non s'appiastrasse loro [a' fagiani] sotto la lingua.
Esempio: Magal. Lett. scient. 207: Si vedrà [l'acqua] dar luogo forse a qualche oncia di questi sali, i quali saranno in ciascheduna parte di essa, senza appiastrarsi, o incorporarsi con essa.
Esempio: Salvin. Teocr. 136: Gli s'appiastravan dal sudor le carni.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 3, 275: Le parole della facciata viziosa si sono appiastrate negl'intervalli e nelle linee della sua contraria.
Definiz: § III. E per similit. detto di lettere o di parole. –
Esempio: Salv. Avvert. 1, 216: Quelle due lettere n ed r a quest'effetto dell'appiastrarsi con l'altre consonanti per la loro arrendevolezza, dirò ec.
Esempio: Buonarr. Cical. III, 1, 53: Quando interposte [le parentesi], senza chiudersi mai, s'appiastrano col discorso corrente, s'assomigliano agli archi, che i capomaestri chiamano zoppi.