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Dizion. 5° Ed. .
OSCUREZZA.
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OSCUREZZA. Definiz: | Sost. femm. Astratto di Oscuro. L'essere oscuro, Scarsità, o Mancanza, di luce; Oscurità. – |
Esempio: | Bemb. Stor. 2, 202: Essi e dalla molta oscurezza del luogo e dallo 'nganno delle vie.... sicuri e difesi erano. |
Definiz: | § I. In locuz. figur. – |
Esempio: | Bellin. Disc. Anal. 1, 62: Donde dunque credettero di potere aver modo di schiarir le lor tenebre, ne ricavarono maggior oscurezza che mai. |
Definiz: | § II. E per Poca chiarezza, o Mancanza di chiarezza, sia nelle idee sia nel modo di esprimerle. – |
Esempio: | Tolom. Lett. 12: Quella oscurezza poi, la qual nasce dalle cose di che si ragiona e dalla dottrina, non è degna di riprensione. | Esempio: | E Tolom. Lett. appr.: Sì come fece forse Eraclito, il qual per l'oscurezza del suo parlare fu chiamato da' Grechi σκοτεινός. | Esempio: | Varch. Ercol. 400: La brevità genera il più delle volte oscurezza, e la lunghezza fastidio. | Esempio: | Menz. Pros. 3, 268: Tra le molte cose, che possono apportare una tal oscurezza al discorso, vi è l'iperbato. | Esempio: | Giobert. Introd. 2, 189: L'impenetrabilità dell'Ente è la radice e il principio delle altre oscurezze. |
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