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1) Dizion. 5° Ed. .
OMEGA.
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Dizion. 5 ° Ed.
OMEGA.
Definiz: Sost. masc. che nel plurale fa Omega e anche Omeghi. L'ultima lettera dell'alfabeto greco, ed è l'o aperto e lungo.
Dal grec. ὦ μέγα, o grande. ‒
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 109: Gli omeghi e gl'ipsilonne Han più proporzïon ne' capi loro, E più misura, che non han costoro.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 323: Sarà ben forse vero che nella di lui particolar lingua potran mostrare questi omeghi e questi essilonni, donde egli si parte dal fiorentino, e donde ec.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 2, 198: Il dottissimo Trissino sapendo che Simonide poeta aveva aggiunto all'alfabeto greco.... due figure di lettere, cioè l'omega, o voglian dire O grande, e l'eta, che volgarmente dicono ita..., volle cimentare la sua autorità, coll'inventare nuova maniera di scrivere.
Esempio: Martin. T. N. Not. 6, 260 Not.: L'alfa è la prima lettera dell'alfabeto greco, omega è l'ultima.
Esempio: Guast. Rapp. El. 94: Ciascuna pagina (di un codice) porta da un lato nel margine superiore il proprio numero in cifre romane, fra le quali sono notabili i numeri X e V; il primo formato da due V, o piuttosto da due omega maiuscoli, attaccati insieme nel punto dove curvano; il secondo da un V o da un omega rovesciato.
Definiz: § I. E per Fine, Ultimo termine o ragione, d'ogni cosa creata; come Alfa vale Primo principio, detto di Dio: nel modo Alfa ed Omega. ‒
Esempio: Dant. Parad. 26: Lo ben che fa contenta questa Corte, Alfa ed Omega è di quanta scrittura Mi legge amore o lievemente o forte.
Esempio: Arrighett. Avvers. Fort. volg. 44: Iddio piatoso e benigno.... a questo mio volgarizzare presti favore. Il suo nome invoco Alfa ed Omega; il mio taccio e nascondo.
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 2, 219: Nell'Apocalisse dice: Io sono Alfa e Omega, principio e fine.
Esempio: Martin. T. N. 6, 260: Io sono l'Alfa e l'Omega, principio e fine, dice il signore Iddio.
Definiz: § II. Dall'alfa all'omega. ‒
V. Alfa, § II.