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1) Dizion. 5° Ed. .
LEVAZIONE
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LEVAZIONE.
Definiz: Sost. femm. L'atto e L'effetto del levare, alzare; levamento, Inalzamento; anche figuratam.; ma non è voce di uso comune.
Lat. levatio. –
Esempio: S. Cater. Lett. 3, 462: Tra le spine nasce la rosa, e tra le molte persecuzioni ne viene la reformazione della santa Chiesa, la luce, che fa levare la tenebra de' Cristiani e la vita degl'infedeli, e la levazione della santa Croce.
Definiz: § I. Pur figuratam., per Rapimento, Astrazione, della mente, dell'intelletto dell'animo. –
Esempio: Montecchiell. Teol. Mist. volg. M. 76 t.: Onde questa è necessaria condizione a questo levatissimo apprendimento, che in essa levazione vachi e taccia ogni cognizione speculativa e intellettuale.
Esempio: E Montecchiell. Teol. Mist. volg. M. 81 t.: In questa altissima levazione de la intelligenzia, sola la grazia, levando senza mezzo, aopera, quanto ad essa levazione del ratto, secondo che la mente è levata nel corpo, e spartita dai sensi del corpo. Conciosiacosachè in questa ultima levazione de la intelligenzia, così lo intelletto come l'affetto potentemente posseggano e tengano perfetto ufficio de' suoi atti, non per modo di patire ma di fare.
Definiz: § II. In senso astronomico, parlandosi della posizione di un luogo terrestre, trovasi per Elevazione del polo. –
Esempio: Bons. Lez. II, 2, 71: Tutte quelle città, le quali sono sotto un medesimo parallelo, hanno di necessità una medesima larghezza, cioè sono lontane egualmente dall'equinoziale, ovvero dal polo, cioè hanno la medesima levazione.