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1) Dizion. 5° Ed. .
ARMEGGIARE.
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ARMEGGIARE.
Definiz: Neutr. Fare spettacoli e mostre d'arme per festivo intertenimento. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 114: E quella [insegna] di S. Piero Scheraggio [era] a traverso nero e giallo, e ancora l'usano oggi i cavalieri in loro soprainsegne ad armeggiare.
Esempio: Vill. G. 544: E gran festa e armeggiare se ne fece per li Fiorentini.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 43: Donando ed armeggiando e faccendo ciò non solamente che a gentili uomini s'appartiene, ma ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 64: Però che 'l suo valor con meraviglia Riguardar suol quando armeggiar la vede.
Esempio: Bern. Orl. 45, 29: Era quello armeggiar d'una maniera, Che non parea, sì come era, da gioco.
Esempio: Car. Eneid. 5, 775: Va', gli disse, a l'orecchio, e fa' che Ascanio Si spinga avanti,.... e ch'armeggiando onori La memoria de l'avo.
Definiz: § I. E per Maneggiare l'armi, Menar colpi coll'armi. –
Esempio: Lipp. Malm. 11, 16: E giacch'egli non può per quella stanza Armeggiar col battaglio a suo talento.
Esempio: Not. Malm. 793: Armeggiare.... qui è preso anche nel suo proprio significato di Maneggiar l'armi.
Definiz: § II. Per Fare gli esercizj dell'armi. –
Esempio: Bern. Orl. 30, 82: Ed hallo avvezzo ad ogni maestria, Che aver si possa in opra d'armeggiare.
Esempio: Montecucc. Op. 1, 91: Imparando [il soldato] a maneggiar bene le armi ch'egli dee adoprare,.... e il cavaliere oltre di ciò ad armeggiare.
Definiz: § III. Per Far dimostrazioni o moti di guerra, per lo più vanamente. –
Esempio: Dav. Tac. 1, 100: Maroboduo tenuto fu in Ravenna, quasi per mostrarlo comodo a rimetter nel regno, se i Suevi armeggiassero.
Esempio: E Dav. Tac. 2, 107: A queste tre legioni, che non erano ancor più nè pari alle forze Vitelliane, scrisse Cecina, non volessero i vinti più armeggiare contro al Vitelliano esercito.
Definiz: § IV. Per Agitare qua e là le braccia, le mani e i piedi, che anche si dice Annaspare, Arrostarsi. –
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 2, 85: Non essendo [il volgo] capace dell'idea dell'amore gentile ed onesto,.... burla i cattivelli amanti, come uno che dal lido vede gli altri armeggiare in tempesta.
Esempio: Fag. Rim. 2, 263: Oh che diletto mai, che cosa bella, Di veder armeggiar quei figurini, E soprattutti poi quel Pulcinella.
Esempio: E Fag. Comm. 6, 80: Sarà entrato in quella porta, dove così al buio l'ho sentito armeggiare.
Definiz: § V. Per Confondersi, Avvilupparsi, Fare o Dire checchessia a caso e all'impazzata. –
Esempio: Varch. Ercol. 73: Quando alcuno fa o dice alcuna cosa sciocca o biasimevole,.... per mostrargli la sciocchezza e mentecattaggine sua, se gli dice in Firenze: Tu armeggi, tu abbachi, tu farnetichi.
Esempio: E Varch. Ercol. 301: Quando si vuol dire in Firenze a uno: tu non dai in nulla, tu t'avvolpacchi, e insomma tu sei fuor de' gangheri, se gli dice per una così fatta metafora: tu armeggi.
Esempio: Bellin. Disc. anat. 1, 149: Non solamente io armeggio in realtà, ma io arpico, io fantastico, io arzigogolo.
Esempio: Cocc. Bagn. Pis. 255: Chiunque ha provata coi fatti la sicurezza di un tal metodo, non può non maravigliarsi come armeggino sopra di ciò alcuni de' medici valenti.
Definiz: § VI. Dicesi comunemente anche per Darsi molto da fare, Affaccendarsi con mene e raggiri per giungere a qualche fine.