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FESTIVO.
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FESTIVO.
Definiz: Add. Di festa, Nel quale si celebra una festa religiosa, detto di tempo festivo, e particolarm. di giorno festivo; nel qual senso contrapponesi più spesso a Di lavoro o Feriale.
Dal lat. festivus. –
Esempio: Cap. Comp. Orsarm. 2, 12: Lo notaio di questa Compagnia sia tenuto e debbia.... stare a l'oficio suo cotidianamente dì solenni, festivi e feriali, com'è usato.
Esempio: Cavalc. Pungil. 261: Questo, e ogni altro peccato, è più grave farlo in tempo festivo. E però dice santo Agostino, che molto è meglio ne' dì festivi e di domenica, lavorare e zappare, che cantare e ballare.
Esempio: E Cavalc. Frutt. Ling. 340: Dee dire se peccò in tempo festivo.
Esempio: Gell. Forz. Mod. Or. volg. 49: Non s'intenda che si debba solamente orare i giorni festivi, ed a certe ore determinate, ma che noi dobbiamo qualunche ora noi siamo liberi.
Esempio: Legg. Band. C. 9, 21: Oltre alla loro tornata solita del giovedì doppo desinare, devino ragunarsi (gli offiziali de' Fiumi) ancora il primo dì seguente che non sia festivo, insieme con il Cancelliere.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 263: Soprastando il giorno festivo dedicato a Proserpina.
Esempio: Buomm. Oraz. I, 5, 21: E questo, i giorni feriali. Ma i festivi, giacchè e' son destinati al divino culto, parve a lui che, ec.
Esempio: Menz. Poes. 2, 320: Già più non è chi seco volga il piede Alle pompe solenni e al dì festivo, Al dì grande e festivo alcun non riede.
Esempio: Martin. T. V. 8, 103: I dì festivi della casa d'Israello.
Esempio: Niccol. Strozz. 4, 4: Ozio loquace È la vita in Firenze, e come fosse Qui festivo ogni di, sempre a diporto Ne' tempj o nelle vie, ec.
Definiz: § I. Festivo, aggiunto di Messa festiva, vale Che si celebra in una data festività, Proprio di quella. –
Esempio: Volg. Pist. Vang. 1, 1: Incominciano i santi vangeli, i quali si leggono in tutto l'anno nelle Sante messe, cioè domenicali, feriali e festive.
Esempio: Cerracch. Dubb. Rubr. 2, 308: Che si potesse dire come votiva la messa festiva dell'Immacolata Concezione di Maria.
Definiz: § II. Aggiunto di Feria festiva, vale Che è data per cagione dei dì di festa, a distinzione di quelle che si danno in certi tempi e per certe straordinarie occasioni. –
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 27: Ma le ferie solenni o vero festive, sono alquante precipue feste, ec.
Definiz: § III. E detto, più spesso poeticam., di cosa, Che si usa nelle feste, ovvero in segno di festa. –
Esempio: Car. Eneid. 2, 417: E noi di sacra e di festiva fronde Velammo i tempj il dì.... Che de' lieti dì nostri ultimo fue.
Esempio: E Car. Eneid. 4, 710: Questo [delubro] con molto studio e molt'onore Fu mai sempre da lei di bianchi velli E di festiva fronde ornato e cinto.
Esempio: Cellin. Vit. 550: L'importanza del detto calice era tre figure d'oro,... le quali dimostravano Fede, Speranza e Carità, con molti e diversi ornamenti festivi sopra le teste loro.
Definiz: § IV. E detto di canto, danza, tripudio, banchetto, e simili, vale Che è fatto per segno di festeggiamento. –
Esempio: Adim. L. Pros. sacr. 89: Fiamme festive di razzi e di fuochi.
Esempio: Niccol. Poes. 1, 368: Al mio ritorno, di festivi canti Tutto il bosco risuoni, ec.
Definiz: § V. E detto di persona, vale Che dimostra festa, allegrezza, esultanza; Festante, Esultante. –
Esempio: Sannazz. Arcad. 35: Ecco che il pastorale Apollo tutto festivo ne viene al tuo sepolcro.
Esempio: E Sannazz. Arcad. 52: Non vedi tu il nostro Ursacchio tutto festivo da man destra venirne con la ritrovata giovenca?
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 130: Ritornò festivo in braccio alla madre, per lui già più morta che viva.
Definiz: § VI. Festivo, vale anche Gaio, Vivace, Piacevole, Sollazzevole; detto di persona, d'ingegno, indole, ovvero di maniere, motti e simili. –
Esempio: Pandolf. Gov. Fam. 59: Assai ci diletta che in questi ragionamenti matrimoniali voi siete giocoso e festivo.
Esempio: Machiav. Pros. var. 5, 45: Nella bene proporzionata e veneranda chiesa di S. Maria Novella.... si adunavano per gli amorosi ammaestramenti dei festivi e caritativi frati più donne.
Esempio: Castigl. Corteg. V. 118: Dico adunque che nel primo modo, che è quella festiva narrazione, non è bisogno arte alcuna, perchè la natura medesima crea e forma gli uomini atti a narrare piacevolmente.
Esempio: Pindem. Poes. 327: Forse di lui più senno Irzio non ebbe, Ma festivi ebbe e scintillanti motti.