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Dizion. 5° Ed. .
CALIA, coll'accento sull'i.
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CALIA, coll'accento sull'i. Definiz: | Sost. femm. Minutissime particelle dell'oro e dell'argento, che si spiccano da essi nel lavorarli: dette così, quasi siano il calo che fa l'oro e l'argento. – | Esempio: | Not. Malm. 2, 542: Calia si dicono quei rimasugli d'oro e d'argento che nel lavorarlo cadono. |
Definiz: | § I. Quindi Far calia si disse per Raccogliere o Radunare tali minutissime particelle. – |
Esempio: | Fag. Comm. 8, 30: Non avendo voi quelle chiome d'oro ch'ei dice, e che egli forse avrebbe bisogno che voi aveste per farne calia. |
Definiz: | § II. E per similit. – | Esempio: | Red. Lett. 2, 218: Le dissi che non voleva mostrarlo [il sonetto], ma riserbarlo per farne calia il giorno della nascita di S. A. S. |
Definiz: | § III. Far calia si usò anche per Fare avanzo, Guadagnare piccola cosa. – |
Esempio: | Lipp. Malm. 7, 7: Ma facendo i suoi conti per la via, S'accorge ch'e' non v'è da far calia. | Esempio: | Fag. Rim. 6, 99: Ma risponde il villan con rozza vena, Che v'è stato del sol fin carestia, E che perciò non v'è da far calia. |
Definiz: | § IV. Calia dicesi pure una Cosa che forse un tempo fu bella e buona, ma che, o per esser frusta o passata d'uso, non si pregia più: lo stesso che Anticaglia. |
Definiz: | § V. E figuratam. riferito a persona. – |
Esempio: | Sacch. Rim. M. 477: La ragion militar si converria Ordinar sì, ch'e stipendiarj sui Fossin pagati ogni mese, e nui Serem serviti; che non siam calia. |
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