Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
LATROCINIO.
Apri Voce completa

pag.132


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
LATROCINIO.
Definiz: Sost. masc. Azione di ladrone o di ladro, Ladroneccio, Ruberia; e talvolta anche semplicemente Furto.
Dal lat. latrocinium. –
Esempio: Savonar. Poes. 8: Colui onora el mondo, Che ha pien di latrocinj libri e carte.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 133: Io adunque.... era accusato come rubatore del mio carissimo ospite; il qual peccato, non solo latrocinio ma parricidio ognuno chiamerebbe più rettamente; e nondimeno egli non mi era lecito pur con una sola parola.... difender la causa mia. Nientedimanco, perchè egli non paresse però che col tacere, essendo presente, io consentissi d'aver fatto quel latrocinio, la impacienza mi condusse ec.
Esempio: Ambr. Furt. 4, 9: Io penso che costui sia stato mandato da maestro Cornelio, il quale, temendo che io non mi vada a querelare di questo suo latrocinio, ha voluto rendermi il mio con questo arzigogolo.
Esempio: Giacomin. Nobilt. lett. 39: Onde di alcuni popoli si legge non avere reputato il latrocinio cosa ingiusta per esser così assuefatti da puerizia; altri aver in uso uccidere i padri, ec.
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 37: E se la gloria della guerra gli stimolava, avevano quasi nelle viscere la peste mauritana, dalla quale soprastavano ognora nuove insidie, latrocinj, occisioni e calamità.
Definiz: § E figuratam., per la Roba stessa rubata, la Materia della rapina, del furto. –
Esempio: Cellin. Vit. 83: Il perchè, seguitando poi così dua altre volte (cioè a scaricare più pezzi di artiglieria tutti a un tempo), si misse i soldati in tanto disordine, che, infra che gli eran pieni del latrocinio del gran sacco, desiderosi alcuni di quelli godersi le lor fatiche, più volte si volsono abbottinare per andarsene.