Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
INCALMARE.
Apri Voce completa

pag.377


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 5 ° Ed.
INCALMARE.
Definiz: Att. Innestare.
Dal sost. calmo, e in qualche dialetto incalmo, Marza, Sorcolo da fare gl'innesti. –
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 255: Incalmandosi adunque questo albero con le pole, che non abbino produtto il frutto, farà sempre le ciriege senza noccioli.
Esempio: Vallisn. Op. 3, 382: Calmella chiamano gli agricoltori quel ramicello, che si adopra per innestare a sfesa, cioè fendendo il tronco del salvatico per lo lungo.... Innesto, nesto, lo chiamano i Fiorentini; surculus insititius. Di qui innestare.... Qui dicono incalmare. Marza è lo stesso che calmella.
Definiz: § I. In locuz. figur. –
Esempio: Giobert. Introd. 2, 130: Singolarissimo poi è il vedere che costoro (gli eclettici), mentre hanno la filosofia per un composto di cocci, di tarsie, di frantumi, e per un pretto musaico speculativo, professino tuttavia un sistema unico, a cui, come a tronco principale, incalmano i rami che vanno spiccando dalle altre dottrine.
Definiz: § II. Neutr. pass. incalmarsi Inserirsi, Unirsi, Congiungersi; in senso figurato. –
Esempio: Zenon. Piet. Font. 12: O benedetta alma, Egli è venuto il tempo che tu sali, Dove la gloria per virtù s'incalma.
Esempio: Ubert. Faz. Dittam. L. 105: Qui santità che santifica l'alma, Qui carità di speranza e di fede, Umilità e carità s'incalma.