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1) Dizion. 5° Ed. .
DISFORMITÀ.
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Dizion. 5 ° Ed.
DISFORMITÀ.
Definiz: Sost. femm. L'esser disforme, ossia diverso, differente; Qualità di cosa differente, non conforme; Diversità, Dissomiglianza. ‒
Esempio: Machiav. Princ. 4: Mantenendosi loro le condizioni vecchie, e non vi essendo disformità di costumi, gli uomini si vivono quietamente.
Esempio: Varch. Lez. Pros. var. 1, 351: Dopo l'ottava spera seguitano i sette pianeti; i quali, per lo essere più lontani dall'unità, e più vicini alla dissomiglianza e disformità, hanno, oltra il movimento diurno, uno altro moto da occidente in oriente, il quale è cagione di tutte le varietà delle cose mortali.
Esempio: Giannott. Op. 1, 221: Nè considerano che la varietà degli uomini e de' tempi fanno variare le cose; e quelli sono stati riputati prudenti, che hanno saputo conoscere queste disformità, e si sono saputi a quelle accomodare.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 76: La similitudine che concilia gli animi, consistendo principalmente nella somma uniformità de' voleri, la disformità della sorte poca variazione vi puote apportare.
Definiz: § I. E per Sproporzione. ‒
Esempio: Arrighett. N. Oraz. I, 4, 179: Ma perchè con troppa disformità s'adegua al debito mio fragil possa, adempiala il buon desiderio.
Definiz: § II. E per Qualità di cosa deforme, Deformità: anche figuratam. ‒
Esempio: S. Bern. Lib. Arb. A. 105: Veramente quello che non era, convenne che in lui si creasse; e quello ch'era per la sua forma, convenne che si riformasse per la disformità di lui.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 581: Quasi a dire la sua disformitade, e turpitade, mostra bene che ogni male dee proceder da lui.